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Il latte materno è il migliore alimento per il bambino: lo nutre in modo completo e lo protegge da molte malattie. Anche quest’anno il Ministero della salute ha avviato una campagna di promozione dell’allattamento al seno, e per diffondere maggiore consapevolezza sull’importanza di questa pratica ha realizzato una guida scaricabile online con i consigli per le neomamme.
La campagna del ministero
Lo scopo della campagna sull’allattamento è promuovere l’allattamento materno come pratica naturale e di primaria importanza per la salute del bambino. L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, è rivolta principalmente alle future mamme, alle neomamme e al personale specializzato che opera nel settore.
Le preziose qualità del latte
Perché l’allattamento al seno è importante? Il latte è il migliore alimento per il bambino perché è facilmente digeribile e contiene tutti i nutrienti nelle giuste proporzioni necessari alla crescita e allo sviluppo del neonato, contiene anticorpi e altri fattori protettivi che aiutano il bambino a combattere le infezioni. Il Ministero, in conformità con le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda, come misura di prevenzione e di promozione della salute pubblica, che i bambini siano allattati esclusivamente al seno fino a sei mesi; questa pratica può continuare poi, con gli adeguati alimenti complementari, fino a che la madre e il bambino lo desiderino, anche dopo l’anno di vita.
I vantaggi per mamma e neonato
L’allattamento al seno apporta vantaggi per mamma a bebè. Per quanto riguarda il neonato, il latte contribuisce a una migliore conformazione della bocca, protegge contro le infezioni respiratorie e l’asma, dalle otiti, previene la diarrea e riduce il rischio di diabete. Alla mamma aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza, riduce il rischio di sviluppare osteoporosi, previene alcune forme di tumore al seno e all’ovaio. Infine, è gratuito e pratico.
Il meccanismo delle poppate
I bambini non sono tutti uguali e si nutrono in modo molto diverso l’uno dall’altro. Nei primi uno-due giorni alcuni sembrano addirittura disinteressati. In seguito, le poppate possono diventare molto frequenti, soprattutto nelle prime settimane. Se la mamma allatta il bambino ogni volta che lo chiede, produrrà latte a sufficienza per le sue necessità. Ogni volta che si attacca al seno, infatti, vengono inviati dei segnali a una ghiandola del cervello chiamata ipofisi, questa, a sua volta, manda al seno segnali che fanno produrre più latte.