Diabete: meno rischi se allatti al seno

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/01/2016 Aggiornato il 15/01/2016

L’allattamento al seno riduce il rischio di ammalarsi di diabete sia nella mamma sia nel bambino. Importante incoraggiarlo

Diabete: meno rischi se allatti al seno

L’allattamento al seno esclusivo è fortemente raccomandato nei primi sei mesi di vita del bambino. I benefici che ne derivano, infatti, sono molteplici: una maggiore protezione dalle allergie, un migliore sviluppo psicologico e intellettivo, una superiore acuità visiva, meno problemi ai denti, ridotti rischi di morte improvvisa del lattante (Sids), una protezione più efficace dalle infezioni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è la migliore fonte di nutrizione per il neonato e andrebbe proseguito fino anche ai due anni di vita.

L’alimento migliore per il bebè

Il latte materno, infatti, è unico e speciale e si adatta in maniera naturale al proprio bambino. Cambia di mese in mese, da poppata a poppata, per rispondere con efficacia ai bisogni specifici del piccolo. L’allattamento al seno è, dunque, importante per il bambino ma lo è anche per la salute della mamma, sia nel breve sia nel lungo termine. Tra i numerosi vantaggi, per esempio, c’è che l’allattamento riduce il rischio di diabete nella mamma e nel figlio. In particolare allattare al seno riduce di un quarto il rischio di una donna di ammalarsi di diabete e di un quinto la possibilità che il bambino da adulto possa sviluppare questa malattia.

Conferme scientifiche

È quanto emerge da uno studio della University of Manitoba (Canada) presentato di recente a Vancouver in occasione del World Diabetes Congress. I ricercatori sostengono che l’allattamento al seno riduce l’eccesso di zuccheri e di grassi nel corpo della madre, contribuendo a proteggerla dal diabete. Nei bambini, invece, il latte materno è associato a un minor rischio di sviluppare l’obesità, una condizione fortemente correlata a questa malattia. L’allattamento, dunque, riduce il rischio di diabete nella mamma e anche nel figlio.

Uno studio durato più di vent’anni

Per arrivare a queste conclusioni gli scienziati canadesi hanno analizzato i dati di oltre 330mila bambini seguiti per un periodo di ben 24 anni. In percentuale, dallo studio condotto è emerso che le donne che hanno allattato, hanno avuto il 23% di probabilità in meno di sviluppare il diabete. Per i bambini allattati al seno, invece, rischia di ammalarsi di diabete il 18% in meno rispetto a coloro alimentati con il latte artificiale. L’allattamento, dunque, riduce il rischio di diabete nella mamma e nel figlio.  È anche per questo valido motivo, oltre che per gli altri numerosi benefici, che si cerca sempre di più di promuovere l’allattamento al seno tra le neomamme.

 

 

 
 
 

In breve

CHE COS’È IL DIABETE

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Ricette per lo svezzamento

Vaccini per bambini

Elenco frasi auguri nascita

Elenco frasi auguri battesimo

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti