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Negli ultimi anni gli esperti hanno lanciato più volte l’allarme sull’uso indiscriminato degli antibiotici. Nel tempo, infatti, ci si è resi conto che in moltissimi casi si usano questi farmaci a sproposito: per esempio, per curare infezioni virali, quando invece essi agiscono solo sui batteri. Con il risultato di rendere l’organismo sempre più resistente alla loro azione. Ma ora sembra arrivare un contrordine: secondo un recente studio condotto in laboratorio, usare queste molecole fin dai primi anni di vita aumenterebbe le difese immunitarie. È davvero così?
Lo studio condotto in laboratorio
La ricerca è stata condotta da un team di ricercatori americani della New University of British Columbia ed è stata pubblicata sul Journal of Allergy and Clinical Immunology. Ha riguardato due gruppi di topolini appena nati. A tutti sono stati somministrati antibiotici per alcune settimane: metà sono stati trattati con la molecola vancomicina e a metà con la streptomicina. Gli autori hanno esaminato le loro condizioni di salute all’inizio dello studio, dopo alcuni giorni e a distanza di diverse settimane. Lo scopo era capire se e come si modificassero nel tempo.
Le conseguenze sulla salute
Dall’analisi dei risultati, è emerso che l’impiego degli antibiotici può avere alcune conseguenze sulle condizioni dell’organismo. Infatti, i topolini trattati con la streptomicina, una volta cresciuti, hanno mostrato una maggiore vulnerabilità alla polmonite da ipersensibilità. Si tratta di una malattia allergica tipica di chi lavora nel settore dell’agricoltura, in particolare nelle aziende di trasformazione della carne e nella pulizia di vasche per idromassaggio. Invece, i topi ai quali era stata somministrata la vancomicina risultavano più protetti e meno deboli.
Rafforzano la flora batterica intestinale
Gli studiosi hanno spiegato che probabilmente l’impiego della vancomicina durante le prime settimane di vita ha rafforzato le difese immunitarie degli animali. In che modo? Ha modificato in positivo la flora batterica intestinale, che svolge un ruolo fondamentale nella protezione dell’organismo.
Non vanno usati a sproposito
Secondo gli esperti, queste scoperte sono molto importanti perché possono contribuire a individuare i batteri specifici che rendono le persone più protette dalle malattie. Tuttavia, non devono indurre a pensare che l’uso indiscriminato degli antibiotici in età pediatrica sia utile. Questi farmaci vanno usati sempre e comunque solo in casi selezionati, individuati dal pediatra.