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Avere problemi di vista non è un buon motivo per rinunciare all’allattamento al seno. A differenza di quanto si credeva un tempo, infatti, le mamme che allattano il proprio bebè non corrono particolari rischi da questo punto di vista, anche se sono già miopi o astigmatiche.
Una convinzione del passato
Fino a qualche anno fa si pensava che l’allattamento materno, così come la gravidanza, rappresentasse un pericolo per gli occhi della mamma. La convinzione era che “consumasse” la vista della donna, costringendola spesso a ricorrere agli occhiali. In realtà, non è così. La miopia, l’astigmatismo e gli altri disturbi visivi, in genere, compaiono durante l’infanzia e spesso sono difetti congeniti. L’allattamento, dunque, non può essere considerato un fattore scatenante.
L’affaticamento è temporaneo
Tuttavia, occorre considerare che l’allattamento al seno e il periodo successivo al parto richiedono ritmi molto faticosi. Il conseguente stress può causare un peggioramento visivo in chi già soffre di miopia. Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di un problema temporaneo: una volta che si smette di allattare o si riduce la frequenza delle poppate, in genere, gli occhi stanchi riescono a riposarsi e a recuperare. Ecco perché non c’è motivo di sconsigliare a una donna, anche se miope, di allattare al seno il neonato, se le sue condizioni generali di salute sono buone.
Quando è meglio di no
Solo alle mamme che hanno avuto un distacco di retina o altri problemi di retina o soffrono di miopia molto seria, per precauzione è sconsigliato l’allattamento al seno.