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Subito dopo il parto, “si apre” una finestra di circa una-due ore preziosissima per l’ allattamento al seno: attaccare il neonato prima che si chiuda, infatti, significa avere più chance di avviare un allattamento di successo e proteggere il proprio piccolo da tante problematiche. Purtroppo, però, tante mamme non sono a conoscenza di questa informazione così importante e altre non hanno la possibilità di avere subito il piccolo fra le braccia. Il risultato? Stando al nuovo rapporto Capture the Moment (letteralmente: Cogli l’attimo) dell’Unicef e dell’Oms, tre bambini su cinque, pari a circa 78 milioni di neonati in tutto il mondo, non vengono allattati nella prima ora di vita.
Più si rimanda e più le cose si complicano
Gli studi condotti in proposito hanno svelato che nelle due ore dopo la nascita, mamma e bambino sono fisiologicamente pronti e predisposti per il primo contatto e la prima “poppata”. Passato questo lasso di tempo, invece, subentrano un sonno ristoratore delle fatiche del parto nel piccolo e un calo dell’ossitocina (l’ormone “dell’allattamento” nella madre): due fattori che possono ostacolare l’ allattamento al seno.
Il tempismo è fondamentale
Il rapporto dell’Unicef e dell’Oms conferma che il contatto pelle a pelle e l’attaccamento precoci stimolano la produzione del latte, compreso il colostro, chiamato anche “primo vaccino” del bambino perché estremamente ricco di nutrienti e anticorpi. Questo non è essenziale solo per avviare un allattamento di successo, ma anche per proteggere il bebè. Secondo il report, infatti, i neonati allattati nella prima ora di vita hanno molte più probabilità di sopravvivere, specie nei Paesi poveri. Un ritardo anche di poche ore dopo la nascita può avere conseguenze dannose. “Quando si tratta di iniziare ad allattare, il tempismo è tutto. In molti Paesi può anche rappresentare una questione di vita o di morte” ha dichiarato Henrietta H. Fore, Direttore generale Unicef. “Eppure ogni anno, milioni di neonati non hanno la possibilità di beneficiare dell’ allattamento al seno subito dopo la nascita e le ragioni – troppo spesso – sono aspetti che possiamo cambiare. Le madri semplicemente non ricevono abbastanza supporto per allattare nei primi minuti fondamentali dopo la nascita, anche dal personale medico nelle strutture sanitarie.”
Meglio informarsi per tempo
Attaccare il bimbo al seno subito dopo il parto, dunque, rappresenta il miglior inizio di vita possibile. La mamma che vuole sfruttare questa “finestra temporale”, quindi, dovrebbe cercare un punto nascita favorevole all’attacco precoce al seno. Non tutte le strutture ospedaliere, infatti, promuovono questo approccio.