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L’ allattamento al seno non fa bene soltanto al bambino, ma anche al cuore della mamma. Lo dimostra uno studio dell’Università di Pittsburgh (Usa). Secondo gli esperti, le donne che durante la gravidanza hanno la pressione arteriosa normale e allattano per almeno sei mesi i loro piccoli, presentano una salute cardiovascolare migliore 10 anni più tardi.
Più colesterolo buono e meno trigliceridi
La ricerca ha coinvolto 678 donne incinte del Michigan il cui stato di salute è stato monitorato per circa 11 anni. L’analisi ha dimostrato che a distanza di un decennio dal parto, le donne che avevano una pressione nella norma durante la gravidanza e avevano allattato per sei mesi o più, avevano livelli significativamente più elevati di colesterolo “buono” (Hdl), concentrazioni inferiori di trigliceridi e un migliore spessore dell’arteria carotide rispetto alle mamme che non avevano mai allattato al seno. Questi benefici sul cuore non sono però stati riportati nelle donne che durante la gestazione avevano sofferto di ipertensione.
Il ruolo dell’ossitocina
Secondo gli esperti, i risultati suggeriscono che le donne potrebbero ridurre il rischio di malattie cardiache allattando i loro figli per almeno sei mesi. L’allattamento al seno diventa dunque un fattore protettivo per il cuore della mamma in quanto aumenta i livelli dell’ossitocina, ormone che può abbassare la pressione sanguigna.
Altri benefici accertati
La mamma che allatta è anche meno soggetta a emorragie e a depressione post-partum, a cancro del seno, dell’ovaio ed endometriosi. Le vere controindicazioni sono poche: al di là di alcune infezioni, come l’Hiv, i farmaci incompatibili con l’allattamento sono pochi e in genere è possibile prescrivere alla madre terapie alternative, che consentono di continuare ad allattare il bebè senza rischi.