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Non è vero che, come pensano in molti, il latte materno è indicato solo per i primi sei mesi di vita. In seguito non solo non diventa “acqua sporca”, incapace di soddisfare le esigenze nutrizionali del bambino, ma un allattamento al seno prolungato non indebolisce nemmeno l’organismo della mamma. Anzi, lo protegge da tutta una serie di malattie. La conferma arriva da uno studio condotto recentemente da un team di studiosi giapponesi, del Se Rin Choi della Hallym University, College of Medicine (Seul), pubblicato sul Journal of Women’s Health.
Esaminate quasi 5.000 mamme
La ricerca ha coinvolto un gruppo molto ampio di mamme: complessivamente gli autori hanno arruolato 4.700 donne con almeno un figlio. In un primo momento tutte sono state invitate a rispondere a una serie di questionari riguardanti la gravidanza e la maternità, e in modo particolare l’eventuale allattamento al seno e la durata. In seguito sono state sottoposte a esami e approfondimenti, finalizzati ad accertarne lo stato di salute. Lo scopo era capire se il fatto di aver allattato o meno i propri figli le avesse protette da determinate malattie oppure no.
Meno rischi per chi allatta per più di un anno
L’analisi dei risultati ha confermato che l’ allattamento al seno è benefico non solo per il bambino, ma anche per la mamma. A maggior ragione se è prolungato. Infatti, si è visto che le donne che avevano allattato per almeno 12 mesi potevano vantare un profilo metabolico migliore. In particolare, presentavano bassi livelli di colesterolo e di trigliceridi e un buon controllo glicemico: dunque avevano un rischio inferiore del normale di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete. Inoltre, vantavano anche valori della pressione sanguigna nella norma. A fronte di questi risultati, gli studiosi hanno concluso che l’ allattamento al seno prolungato rappresenta un’ottima scelta sia per il neonato sia per la mamma e da oggi c’è una ragione in più per sceglierlo.