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La ricerca sul virus Zika non si ferma: è stato ora scoperto che questo ceppo virale si trova anche nel sistema nervoso centrale e negli organi genitali femminili. Un’équipe dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani e della Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini ha, infatti, indagato sull’origine del contagio da virus Zika, scoprendo nuove frontiere e dando così ulteriori speranze alla ricerca, nonché una rivoluzionaria svolta per quanto riguarda la prevenzione del contagio virale.
Lo studio italiano
La ricerca, pubblicata sulla rivista dei Centers for Diseases Control, è partita da un caso specifico: una donna di ritorno da Santo Domingo, con i sintomi caratteristici del virus Zika (febbre e sintomatologia neurologica). Il ceppo virale, in questo caso, è stato individuato attraverso uno specifico test di biologia molecolare nel sangue, reperti di saliva e urina, ma anche liquor spinale e secrezioni genitali. La donna è stata poi sottoposta alla terapia prevista, a base di immunoglobuline, e sembra sia guarita.
I passi in avanti
Da questo tipo di ricerca si è evidenziata l’importante componente neurologica della malattia con conseguente urgenza di valutazione proprio neurologica in sede di diagnosi precoce. Inoltre, la presenza del virus nelle secrezioni genitali femminili rende necessaria una maggiore e diversa attenzione nelle modalità di contagio virale da parte della donna.