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Si torna a parlare di virus Zika, dopo che un turista bolognese, al rientro da un viaggio in un paese tropicale ha iniziato ad accusare sintomi anomali e, una volta portato in ospedale e sottoposto ad alcuni accertamenti, è stato dichiarato affetto da infezione da Zika. In seguito a questo episodio, il comune di Bologna ha deciso di iniziare una disinfestazione. Stesso scenario a Venezia, dove un intero quartiere è stato messo in quarantena. Le autorità, però, hanno subito rassicurato i cittadini, ricordando che la malattia è pericolosa solo nelle donne incinte.
In genere non crea problemi
Il virus Zika è un microrganismo patogeno, simile al virus della febbre gialla e della dengue, trasmesso agli esseri umani dalla puntura di zanzare infette di alcune specie appartenenti al genere Aedes. Il contagio può avvenire anche attraverso i liquidi biologici, come sangue e sperma. Una volta che il virus penetra nell’organismo, può dare origine ad alcuni sintomi, del tutto simili a quelli di una normale influenza, come febbre, dolori ossei e muscolari, malessere generale e mal di testa. In alcuni casi, può comparire anche un rash cutaneo. Tuttavia, occorre considerare che nella stragrande maggioranza delle situazioni, circa l’80%, l’infezione è asintomatica.
Rischi elevati solo in gravidanza
L’infezione da virus Zika, dunque, non è pericolosa nelle persone sane. Lo è invece nelle donne incinte. Infatti, può essere trasmessa al feto e causare la microcefalia congenita, una condizione in cui la testa è più piccola della media. Di conseguenza, il bambino potrebbe andare incontro a disturbi dello sviluppo durante la crescita. Il virus Zika potrebbe causare ai piccoli infettati anche altre complicazioni neurologiche.
Come si trasmette
L’infezione si trasmette tramite la puntura di zanzare tigre infette, quindi per impedire la diffusione a livello locale quando viene segnalato un caso, anche solo sospetto, vengono effettuati trattamenti di disinfestazione nell’area di 100 metri attorno al domicilio e a eventuali altri luoghi di soggiorno dell’ammalato per eliminare tutte le zanzare tigre presenti. In questo modo si evita che qualche zanzara che si può essere infettata pungendo la persona malata possa poi trasmettere la malattia ad altre persone.