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Il tumore al seno è una delle malattie più frequenti nel sesso femminile. Ma fortunatamente, dal mondo della ricerca, giungono spesso buone notizie per le donne che ne sono colpite. L’ultima è l’arrivo anche in Italia di un trattamento per lo stadio avanzato o metastatico: si tratta del farmaco Abemaciclib, approvato e rimborsato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Indicato contro una delle forme più comuni di tumore al seno
Il nuovo farmaco è indicato per tutte le donne che si trovano in pre, peri e post-menopausa e hanno un tumore al seno avanzato o metastatico positivo ai recettori ormonali (HR+) e negativo al recettore del fattore umano di crescita epidermico di tipo 2 (Her2-). Si tratta di una forma molto comune: infatti, riguarda circa il 70% dei casi in stadio avanzato, pari a circa 10mila pazienti ogni anno. Ebbene, ora anche in Italia le donne con questa malattia hanno a disposizione un trattamento che consente un allungamento di vita.
In che modo agisce il nuovo antitumorale
Abemaciclib è un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti (Cdk) 4&6. Questo farmaco ha dimostrato di essere in grado di ostacolare la proliferazione delle cellule tumorali. Fra l’altro, grazie alla sua alta selettività e al suo profilo di sicurezza, è l’unica molecola di questa classe che può essere somministrata in continuo: in questo modo, riesce a inibire in maniera costante la proliferazione delle cellule tumorali. Gli studi condotti hanno dimostrato che è in grado di aumentare sia la sopravvivenza libera da progressione sia la sopravvivenza globale (di quasi 10 mesi) delle donne affette da carcinoma mammario avanzato HR+, Her2-. Sembra, infine, che Abemaciclib in combinazione con Fulvestrant riesca a ritardare il tempo necessario prima del ricorso alla chemioterapia.
Abemaciclib va somministrato in associazione a un inibitore dell’aromatasi non steroideo (Nsai; anastrozolo o letrozolo) o Fulvestrant, come terapia endocrina iniziale o in donne che hanno ricevuto una precedente terapia endocrina.