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Una dieta appropriata può migliorare la prognosi delle donne con tumore al seno. Bisogna prediligere il consumo di cereali, vegetali e legumi, dare più spazio agli alimenti non raffinati e ridurre i grassi animali.
La ricerca su quasi 50.000 donne
Per assicurarsi un migliore stato di salute bisognerebbe stare attenti a cosa si porta in tavola, almeno secondo uno studio condotto dai ricercatori del Los Angeles biomedical research institute e presentato all’American society of clinical oncology di Chicago (Asco) durante il summit annuale. I ricercatori, guidati da Rowan Chlebowski, hanno osservato 48.835 donne in post menopausa e in salute. Le donne sono state divise in due gruppi. Il primo (prevalente, il 60%) ha dovuto seguire una dieta normale, dove i grassi introdotti rappresentavano il 32% delle calorie giornaliere. Il secondo gruppo, invece, ha dovuto ridurre i grassi al 20% incrementando il consumo di frutta, verdura e cereali.
I risultati dopo 20 anni di studi
Dai dati raccolti in 20 anni sul campione di donne è emerso che le donne alle quali era stato, in seguito, riscontrato un tumore al seno e avevano seguito una dieta povera di grassi, avevano un minor rischio di morte (21%) legato all’evolversi della malattia rispetto a quelle che avevano seguito una dieta più grassa. La dieta taglia grassi, però, non ha avuto effetti rilevanti sull’insorgenza del tumore al seno. In conclusione, il controllo nutrizionale è risultato fondamentale per migliorare le probabilità di sopravvivenza.