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L’età non ha importanza, non fa differenza se si è in sovrappeso o se la propria forma fisica non fa difetto e conta poco se, in passato, si è state sportive oppure no: per tutte le donne praticare attività fisica in modo regolare, anche a livello moderato, può essere un valido aiuto, dal momento che esercizi e movimento riducono fino al 12% il rischio di sviluppare un tumore al seno. A sostenerlo è uno studio presentato in occasione della ultima European Breast Cancer Conference (EBCC), svoltasi ad Amsterdam (Olanda).
Non è mai troppo tardi
I benefici dell’attività fisica contro lo sviluppo di neoplasie sono ormai noti. Il messaggio che arriva dalla European Breast Cancer Conference, oltre che un’ulteriore conferma, è anche un importante sprone per tutte le donne: poiché i benefici anti-tumore che deriverebbero dal movimento fisico sono indipendenti da età, forma fisica e precedente “curriculum” sportivo, gli studiosi spiegano che non è mai tardi per iniziare a fare movimento e che, come accade in molti altri campi, anche in quello della prevenzione oncologica dall’attività fisica c’è solo da guadagnarci.
Allevia la rigidità articolare
Lo sport, spiegano gli esperti della Fondazione Veronesi, è un valido alleato delle donne non solo perché può aiutare a prevenire l’insorgenza del tumore al seno e di altre neoplasie ma anche perché, in caso di diagnosi di tumore, può essere utile per alleviare i dolori alle articolazioni di cui molte donne soffrono durante le terapie farmacologiche: “Rigidità, dolori articolari e sindrome del tunnel carpale riguardano fino a una paziente in terapia su due – spiegano – e si ritiene siano la prima causa di abbandono delle cure”.