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Uno studio effettuato in Gran Bretagna e pubblicato sulla rivista Nature Communications aiuta a identificare la mappa genetica che aumenta il rischio di tumore al seno. Si tratta della ricerca più completa eseguita finora per scoprire quali e quanti geni sono in grado di causare questa neoplasia.
L’era del Capture Hi-C’
Grazie a una particolare tecnica pioneristica, chiamata Capture Hi-C’, che ha esaminato tutte le regioni del DNA legate al pericolo di contrarre questo tipo di cancro, sono stati individuati ben 110 nuovi geni: una scoperta che in futuro potrà aiutare le donne predisposte a tale rischio sia a prevenirlo sia a curarlo con cure specifiche.
110 nuovi geni
In particolare, i ricercatori dell’ICR di Londra (Institute of Cancer Research) hanno analizzato 63 aree del genoma legate al rischio di carcinoma alla mammella individuando in 33 delle regioni esaminate 110 nuovi geni che potrebbero aumentare il rischio di tumore al seno, senza avere nessun legame precedente con questo tipo di neoplasia.
Differenze tra geni
Tra i 110 geni scoperti rientra anche il FADD, un gene che già in passato era stato associato al cancro del polmone, della testa e del collo. Trentadue nuovi geni sono stati collegati alla durata di sopravvivenza delle pazienti al rischio cancro, mentre nelle restanti 30 regioni sono stati identificati geni più specifici.
Nuovi test e terapie anticancro
Olivia Fletcher, capo del team di studio, spiega che l’aver identificato questa nuova mappa genetica aiuterà a capire meglio e studiare in maniera più approfondita i geni che causano il rischio di tumore al seno, oltre alla possibilità di poter realizzare nuovi test genetici dedicati all’universo femminile in materia di prevenzione e ampliare le terapie con nuovi trattamenti e cure più mirate.