Argomenti trattati
È questo la sconvolgente notizia emersa da un’indagine condotta da un team di ricercatori americani del Dana-Faber Cancer Institute di Boston. Eppure, quello al seno o alla mammella è il più diffuso fra i tumori femminili. È caratterizzato dalla proliferazione anomala e incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria, che diventano maligne. In base all’epoca di comparsa e della diagnosi, alla serietà, alle dimensioni e alla diffusione, il tumore al seno può essere classificato in cinque stati diversi, 0 a IV. Se diagnosticato e trattato tempestivamente, quando è ancora circoscritto, le speranze di guarigione e di sopravvivenza a cinque anni sono molto elevate.
Si riconosce da un nodulo…
È un nodulo, per lo più non dolente, palpabile o persino visibile, il segnale che più frequentemente porta alla scoperta di un tumore al seno. In circa metà delle donne, il nodulo si forma nella parte superiore esterna della mammella, cioè quella più vicina all’ascella.
…O dalla pelle e dal capezzolo
Per quanto riguarda l’aspetto generale del seno, occorre insospettirsi se si notano delle alterazione del capezzolo (che può perdere liquido o diventare più sporgente o più rientrato) e della pelle, soprattutto quando riguardano un solo seno.
…Oppure senza sintomi
Non è detto però che questo tumore si manifesti in modo così evidente, perché talvolta non da luogo a cambiamenti riconoscibili: proprio per questo, sono necessari controlli dopo i 30 anni e, almeno superati i 40 anni di età, è necessario sottoporsi, oltre alla visita senologica annuale, anche a ecografia mammaria e alla mammografia.
Coinvolte in uno studio 500 donne malate
Lo studio ha riguardato 500 donne malate di tumore al seno. Tutte sono state invitate a rispondere a un questionario riguardante la loro malattia. In particolare, è stato chiesto loro di indicare lo stadio e il grado del cancro da cui erano affette e le sue caratteristiche. Lo scopo era capire quante di loro conoscessero davvero la patologia da cui erano affette.
Poche conoscono davvero la malattia
L’analisi dei risultati ha evidenziato che molte donne con tumore al seno non sanno esattamente in che cosa consista la propria malattia. Infatti, se una percentuale abbastanza elevata del campione, compresa tra il 32% e l’82%, ha saputo elencare le caratteristiche della neoplasia, ben poche partecipanti sono state in grado di rispondere a domande più specifiche. Solo una percentuale compresa tra il 20% e il 58% ha dimostrato di conoscere davvero la malattia, di saperne descrivere con cognizione di causa caratteristiche e implicazioni. Dall’indagine sono emersi anche alcuni dati sociologici. Si è visto, infatti, che fra tutte le intervistate che hanno vissuto o stanno vivendo e combattendo il cancro al seno, quelle meno preparate sono le donne di colore e ispaniche. “I nostri risultati dimostrano la mancanza di conoscenza che molti pazienti hanno del proprio tumore e ha identificato la necessità di migliorare l’educazione del paziente e la sua consapevolezza del problema” hanno spiegato gli autori.
La conoscenza facilita la diagnosi
In effetti, la scarsa conoscenza è un problema rilevante, soprattutto in termini di prevenzione. Perché informazione corretta e conoscenza della malattia sono la base per riconoscerne precocemente i sintomi, attraverso la pratica dell’autopalpazione per esempio, e garantirsi una diagnosi tempestiva, grazie a ecografia e mammografia eseguite periodicamente.
VUOI ALTRI CONSIGLI PER PREVENIRE IL TUMORE AL SENO? LEGGI QUI