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È una malattia in costante aumento, forse anche perché le nostre città sono sempre più illuminate. Già, perché secondo una recente ricerca, l’illuminazione notturna aumenterebbe il rischio di sviluppare un tumore al seno, specialmente nelle donne che fumano o hanno fumato e in quelle vicine alla menopausa.
Analizzate oltre 100.000 donne
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori americani dell’Università di Harvard ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives. Ha coinvolto ben 110 mila donne e a oggi è il più grande mai realizzato sull’argomento. Tutte le partecipanti erano state già state arruolate per l’ampio progetto di ricerca “Nurses’ Health Study II”. Gli autori hanno valutato le loro condizioni di salute e considerato tutta una serie di fattori, come luogo di residenza (esaminato anche con immagini satellitari), età, stile di vita. Lo scopo era capire se fra rischio di sviluppare determinate malattie, in particolare il tumore al seno, e certe caratteristiche ambientali e personali ci fosse una qualche relazione.
I nemici delle donne
Dall’analisi dei risultati, è emerso che le probabilità di sviluppare un tumore al seno sono più elevate in presenza di alcune condizioni. Innanzitutto, si è visto che sono più vulnerabili le donne che vivono in zone in cui è presente una forte illuminazione notturna: rispetto a quelle che vivono in aree più buie presentano il 14% di rischio in più di ammalarsi. Più l’illuminazione notturna + potente e più salgono le probabilità di tumore. Ma le luci delle città non sono le uniche nemiche delle donne. Anche il tipo di lavoro svolge un ruolo importante. Infatti, gli autori hanno scoperto che nella casistica considerata le donne che lavorano di notte sono più esposte al tumore al seno. Secondo gli studiosi, è probabile che l’effetto dei turni di notte sull’orologio biologico si sommi a quello generato dall’illuminazione notturna, con un doppio stimolo negativo. Infine, si è notato che la relazione fra tumore al seno e illuminazione notturna è presente solo nelle volontarie in pre-menopausa, fumatrici o che avevano fumato in passato.