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Non soltanto il peso in eccesso, anche l’altezza potrebbe rappresentare un rischio per la trombosi venosa profonda. È la conclusione cui sono giunti i ricercatori della Lund University (Svezia) con uno studio pubblicato sulla rivista Circulation: Cardiovascular Genetics che ha analizzato i dati relativi a oltre due milioni di fratelli svedesi.
Come si è svolta la ricerca
Utilizzando il registro svedese degli ospedali, un database nazionale con informazioni sulle diagnosi mediche dei pazienti ospedalieri, i ricercatori hanno identificato chi aveva avuto un coagulo di sangue durante il periodo di studio, ma non all’inizio. Prendendo in considerazione i fratelli, i ricercatori hanno cercato di spiegare, almeno in parte, i fattori genetici che possono aumentare il rischio di trombosi venosa. I ricercatori hanno così scoperto che tra le coppie di fratelli dello stesso sesso, il rischio era significativamente inferiore in quelli di almeno 2 pollici (5 cm) più bassi. In particolare, il rischio di formazione di un trombo nelle vene delle gambe diminuiva negli uomini più bassi del metro e novanta. Sotto 1,60 metri il rischio era inferiore del 65%. Per le donne, invece, il rischio diminuiva del 70% circa sotto la soglia dei 155 cm.
Non trovato il nesso
Lo studio non ha fornito spiegazioni per l’associazione tra l’altezza e la patologia; potrebbe essere solo perché le persone più alte hanno vene delle gambe più lunghe e quindi una maggiore superficie su cui questi problemi possono verificarsi. Anche la forza di gravità potrebbe avere un ruolo: c’è una maggiore pressione gravitazionale nelle vene degli arti inferiori che può rendere più probabile il rallentamento del flusso sanguigno o la sua interruzione temporanea.
Che cos’è la TVP
La trombosi venosa profonda, abbreviata in TVP, è caratterizzata dalla formazione di un coagulo di sangue (o trombo) in una o più vene localizzate in profondità. In genere, riguarda i vasi sanguigni delle gambe. I coaguli di sangue presenti nelle vene profonde possono staccarsi ed essere trasportati fino ai polmoni, dove bloccano il flusso sanguigno causando la cosiddetta embolia polmonare. La trombosi venosa profonda è spesso asintomatica ma può anche manifestarsi con gonfiore e dolore alla gamba, crampi ai polpacci, riscaldamento dell’area interessata e cambiamenti del colore della pelle.