Argomenti trattati
Caldo, gravidanza e circolazione del sangue: un mix ad alto rischio. Non è caso è proprio in estate che il rischio di trombosi si fa più elevato. Ecco una serie di consigli da seguire per evitare problemi e trascorrere un’estate al top, anche con il pancione,
Chi rischia di più
Le persone in sovrappeso, coloro che hanno subito un intervento chirurgico, chi ha avuto un infortunio agli arti inferiori, le donne in gravidanza e coloro che sono stati sottoposti a terapie ormonali corrono più pericoli di incorrere in una trombosi. Il mantenimento di uno stile di vita sano e attivo è fondamentale per prevenire questo tipo di malattia. A confermarlo è proprio l’Alt (Associazione per la lotta alle trombosi e alle malattie cardiovascolari).
Mangiare sano
L’alimentazione gioca un ruolo chiave nella prevenzione della trombosi e nel benessere del sistema cardiovascolare. Dunque, è necessario assumere meno sodio e meno grassi animali. Sono, invece, da favorire sia vegetali (frutta e verdura) sia legumi, così come cereali integrali. Sconsigliati anche riso e patate.
Idratarsi a dovere
Bere molta acqua è il primo passo per mantenere la circolazione attiva (nonché per preservare il corretto equilibrio elettrolitico dell’organismo). Come bere? Spesso e a piccoli sorsi.
Muoversi spesso
La sedentarietà è una delle prime cause di trombosi, insieme al sovrappeso e all’ipertensione. Dunque, è bene muoversi spesso (bastano semplici passeggiate o nuotate) ed evitare le posizioni sedute o in piedi protratte a lungo. In questo modo si favorirà il ritorno del sangue al cuore.
Misurare la pressione
Se si è in gravidanza, soprattutto nell’ultimo trimestre, è necessario misurare regolarmente la pressione. È concreto e frequente il rischio di ipertensione. Quest’ultima è strettamente legata alla trombosi.
Valutare l’ereditarietà
Così come lo è la predisposizione all’ipertensione, anche la trombosi ha una componente ereditaria. Qualora vi fossero casi in famiglia, è bene intensificare i controlli e migliorare lo stile di vita.
Controllare il battito cardiaco
Se si avvertono capogiri o sensazione di svenimento, è bene tastare il polso per valutare il ritmo del battito cardiaco. Qualora quest’ultimo fosse irregolare (aritmia) è bene andare dal medico per sottoporsi a una visita di controllo.
No all’alta montagna
Le donne in gravidanza, così come tutte le persone a rischio, non dovrebbero andare in alta montagna (a quote superiore ai 1.500 mt di altitudine), per evitare bruschi rialzi della pressione, vertigini e affanno. Chi assume farmaci per la coaugulazione, prima di partire, è bene informi il medico per valutare un aumento di dosaggio.
Sì alle calze elastiche
Nonostante non siano molto amate, in gravidanza sono proprio necessarie, soprattutto in estate, quando il caldo rallenta la circolazione e l’aumento di peso caratteristico dell’ultimo trimestre ostacola il ritorno del flusso sanguigno al cuore.