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Gli adulti trascorrono troppo tempo seduti, in media quasi cinque ore al giorno: un’abitudine che li espone al rischio di sviluppare diversi problemi (in particolare obesità e malattie cardiovascolari) e che, alla fine, potrebbe aumentare il rischio di morte prematura.
Accorcia la vita
È la conclusione cui è giunto un team brasiliano-spagnolo dell’Università di San Paolo al termine di una ricerca sui dati raccolti in studi precedenti, condotti tra il 2002 e il 2011 in 54 diversi Paesi. In particolare, è stata stimata la percentuale dei decessi attribuibili alla sedentarietà fra gli abitanti delle nazioni prese in esame, dopo avere osservato che oltre il 60% della popolazione mondiale trascorre più di tre ore al giorno seduta. In media, gli adulti stanno troppo tempo seduti: fino a 4,7 ore al giorno. Questa sedentarietà causa il decesso di 433.000 persone all’anno.
Anche l’Europa è a rischio
Tra i territori esaminati, il maggior numero dei decessi si è verificato nelle regioni del Pacifico occidentale. Al secondo posto si trova l’Europa, seguita dai Paesi del Mediterraneo orientale, dall’America e dal Sud-Est Asiatico. I tassi di mortalità più elevati sono stati riscontrati in Libano (11,6%), nei Paesi Bassi (7,6%) e in Danimarca (6,9%). Quelli più bassi, in Messico (0,6%), Myanmar (1,3%) e Bhutan (1,6%).
Meno due ore al giorno
Gli esperti non hanno dubbi: il rischio di mortalità potrebbe diminuire del 2,3% se si riducesse di circa due ore, quindi di quasi il 50%, la quantità di tempo che si sta seduti. Ma anche una riduzione più modesta, pari al 10% del totale, potrebbe fare bene alla salute, abbassando dello 0,6% il pericolo di morire prematuramente.
Alzarsi spesso
Tendiamo a pensare al comportamento sedentario come al totale delle ore che trascorriamo seduti ogni giorno, ma alcuni studi suggeriscono che anche i diversi modelli sedentari possono avere un impatto sulla salute. Chi sta seduto per tante ore di seguito, senza mai alzarsi, rischia più di chi accumula lo stesso tempo di inattività, ma intervallato da frequenti pause di movimento.