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Lo stile di vita degli italiani sarebbe in costante miglioramento. Infatti, forse non sono cadute nel vuoto le esortazioni di medici ed esperti sulla rilevanza di uno stile di vita salutare nella prevenzione di patologie anche gravi (diabete, problemi cardiovascolari, tumori). Il risultato è una diminuzione del consumo di junk food, delle persone che fumano e dei sedentari.
Il rapporto dell’Istat
A determinare che lo stile di vita degli italiani sia oggi più sano, sono dati Istat. Infatti, nel Rapporto annuale relativo al 2016, l’Istat sottolinea come gli italiani stiano adottando sia una dieta più salutare (con maggior consumo di frutta e verdura e minor consumo di grassi saturi e zuccheri), sia uno stile di vita attivo e meno propenso alla sedentarietà.
Più attenti i meno giovani
Sono soprattutto coloro nati dopo il 1965 ad aver adottato un’alimentazione più verde e sempre più orientata verso il consumo di vegetali, meglio ancora se di provenienza controllata. Per quanto concerne l’attività fisica, il 33% della popolazione dichiara di praticare almeno uno sport con regolarità, il 10%, invece, lo fa saltuariamente ma non si definisce sedentario. Un ruolo fondamentale in questo contesto più sano, lo svolge anche la riduzione netta del consumo di tabacco, già iniziata alla fine degli anni ’80.
Molti ancora in sovrappeso
Un tratto che resta negativo e che va affrontato a livello sociale, è l’aumento delle persone in sovrappeso e sappiamo quanto l’obesità resti una causa primaria nel maggior rischio di sviluppare gravi patologie o disturbi cronici. Infatti, l’andamento della curva di sovrappeso e obesità, si rivela purtroppo crescente: oggi il 54% della popolazione italiana è in sovrappeso. Addirittura, il tasso di sovrappeso di bambini e adolescenti italiani si attesta tra i più alti in Europa.
Allarme alcol
Anche la questione del consumo di alcol rappresenta una nota dolente italiana. Sono più di 8 milioni le persone che mostrano comportamenti a rischio di alcolismo e molte di queste sono adolescenti. L’alcolismo “quotidiano” (eccedere con le dosi di alcolici, soprattutto vino e birra) è molto diffuso tra gli adulti, mentre il fenomeno del binge drinking (bere più di 6 bicchieri di superalcolici in una sola volta) coinvolge soprattutto i giovanissimi, in buona parte maschi.