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Il suggerimento arriva da uno studio guidato dall’Università di Otago, in Nuova Zelanda e pubblicato su Sports Medicine, in quanto così facendo si riduce la concentrazione di zuccheri nel sangue. Un altro studio, questa volta di un’università finlandese, aveva invece stabilito che basta stare seduti venti minuti in meno al giorno per preservare la massa muscolare e abbassare la glicemia. Per arrivare a questa conclusione gli studiosi hanno preso in esame 133 impiegati con figli piccoli, divisi in due gruppi: il primo gruppo riceveva una consulenza mirata sulle varie strategie per ridurre il tempo trascorso seduti per esigenze di lavoro e quello passato sul divano nel tempo libero, mentre il secondo aveva la funzione di controllo. Di base, tutti i partecipanti allo studio trascorrevano oltre cinque ore seduti al lavoro e più di tre nel tempo libero.
Meno sedentari, glicemia più bassa
Durante l’esperimento il primo gruppo ha ridotto ogni giorno di venti minuti il tempo passato seduti e ha cercato di interrompere sia pur brevemente la sedentarietà nel corso della giornata. Dopo un anno i partecipanti che erano riusciti a stare seduti venti minuti di meno al giorno avevano livelli di glucosio a digiuno e un marcatore correlato al rischio cardiovascolare leggermente diminuiti.
I trucchi per stare seduti di meno
Le strategie per muoversi un po’ di più al giorno? La prima, la più importante, è quella di porsi come obiettivo quello di alzarsi ogni ora: bastano pochi minuti, ma facendolo con regolarità si arriva ai venti minuti di movimento che aiutano a mantenersi in salute. Si può decidere, per esempio, di camminare ogni volta che si fa o si riceve una telefonata oppure si possono fare dei semplicissimi movimenti a fianco della scrivania, come quello di salire e scendere dalle punte dei piedi per una decina di volte in modo da mettere in moto la circolazione.
Un esercizio efficace
Buona regola anche quella di fare qualche semplice movimento quando si è seduti sul divano: si possono ruotare le caviglie in dentro e in fuori, portare prima una gamba e poi l’altra al petto, alzare le braccia, aprirle in fuori e così via.