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Potrebbe sembrare un paradosso. Eppure alcuni tumori provocati dal sole si possono curare proprio con il sole. Stiamo parlando delle cheratosi attiniche, tumori della pelle diversi dal melanoma, provocati dall’esposizione al sole che vedono notevoli miglioramenti proprio grazie alle radiazioni. La nuova tecnica è una variante della tradizionale terapia fotodinamica che consiste nell’applicazione di una sostanza (si chiama 5-metil-aminolevulinato) attivata sotto una fonte luminosa, un passaggio che provoca la morte delle cellule tumorali.
Vantaggi con le nuove lampade
La lampada prevista nella terapia convenzionale utilizza come fonte luminosa i raggi rossi mentre quella nuova, definita daylight, impiega la luce solare. Questo comporta notevoli vantaggi sia per il medico sia per il paziente, come confermano le sperimentazioni attuate. Innanzitutto i tempi di trattamento vengono sono ridotti; non sono necessari attrezzature e personale specializzato e durante la stessa seduta è possibile trattare un’area cutanea più ampia e anche più pazienti contemporaneamente. Le sessioni sono più brevi e il trattamento del tumore non causa dolore e ha minori effetti collaterali rispetto alla terapia convenzionale, portando a una maggiore soddisfazione e accettazione del trattamento.
Sempre cautela
In ogni caso non si deve dimenticare che il sole, anche se non causa sempre danni così significativi, ha comunque un impatto molto pesante sulla pelle. Durante l’estate la raccomandazione degli esperti è, quindi, quella di non trascurare mai la protezione per evitare che un eccesso di radiazioni determini alterazioni profonde che, oltre a essere possibili responsabili di tumori, accelerano il processo di invecchiamento della cute, favorendo la comparsa di rughe e macchie scure. Più intensa e prolungata è l’esposizione, più alto deve essere il fattore protettivo del solare. Da tenere conto anche che più la pelle è chiara e ha una spiccata reattività al sole, più diventa fondamentale offrirle lo schermo di un solare ad altissima protezione, dal 50 al 50+.