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Sentirsi sempre affaticati non è un sintomo da sottovalutare. Potrebbe trattarsi di sindrome da stanchezza cronica: chi ne è affetto, non è semplicemente stanco, ma soffre di estrema stanchezza dopo un’attività fisica o mentale che non avrebbe causato alcun problema in condizioni normali. Chi soffre di stanchezza cronica non trae giovamento dal sonno o dal riposo, ha dolori muscolari, disturbi della concentrazione, cefalee. Secondo quanto scoperto recentemente da alcuni ricercatori dell’Università di Newcastle, la sindrome da stanchezza cronica non avrebbe una causa psicologica. Il problema, piuttosto, deriverebbe dal sistema immunitario malfunzionante.
Un problema dei globuli bianchi
Dopo aver prelevato i globuli bianchi da 52 pazienti con sindrome da stancezza cronica e da 35 volontari sani, i ricercatori ne hanno testato la capacità di gestire bassi livelli di ossigeno, sia in condizioni ottimali sia sotto stress. Fra le differenze metaboliche emerse, la più emblematica risiede nella capacità di produrre energia attraverso la cosiddetta respirazione cellulare. È risultato che le cellule immunitarie dei pazienti affetti da sindrome da stanchezza cronica producono il 50% di energia in meno rispetto a quelle dei soggetti sani. Gli studiosi hanno dunque individuato elementi concreti in grado di indirizzare verso una base biologica di questa patologia, che in molte persone condiziona pesantemente anche semplici attività quotidiane.
Una malattia difficile da riconoscere
Chi soffre di sindrome da stanchezza cronica ha tuttora difficoltà a farsi riconoscere e curare questa patologia. Questa ricerca potrebbe mettere la parola fine allo stigma che troppo spesso accompagna milioni di persone che ne sono affette: sino a non molto tempo fa, infatti, si riteneva che fosse una condizione mentale facilmente superabile con un po’ di buona volontà.