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È la causa più comune di disturbo del sonno, ma non solo: interferisce anche sulla vita diurna, a volte ostacolando lo svolgimento delle normali attività. Eppure, spesso la sindrome delle gambe senza riposo è sottovalutata, se non addirittura sconosciuta da gran parte della popolazione, che ignora il fatto che si riscontra con maggiore frequenza nelle donne, soprattutto durante la gravidanza, e che tende a essere più frequente in là con gli anni.
Un disturbo neurologico
La sindrome delle gambe senza riposo è una malattia di tipo neurologico che, come dice la definizione stessa, è caratterizzata da un incontrollabile e urgente bisogno di muovere le gambe. Questo sintomo fastidioso si presenta soprattutto prima di andare a dormire, in concomitanza con il rilassamento muscolare che compare prima del sonno, e peggiora di notte. Può associarsi anche a sensazioni sgradevoli e talvolta dolorose, a formicolio, prurito e crampi agli arti inferiori (soprattutto nella parte compresa fra caviglia e ginocchio).
Peggiora la qualità di vita
Com’è intuibile chi è colpito dalla sindrome delle gambe senza riposo può far fatica ad addormentarsi oppure a riposare per tutta la notte: può venire, infatti, svegliato da questi impulsi e, spesso, è costretto ad alzarsi. Tutto questo incide negativamente sulla qualità della vita: durante il giorno, per via del mancato sonno, le persone si sentono stanche e assonnate, incorrono in problemi di scarsa concentrazione e attenzione, hanno un umore basso.
Le cause non sono certe
Le cause della sindrome delle gambe senza riposo non sono del tutto conosciute. Secondo la teoria più accreditata può essere ricondotta alla disfunzione cerebrale del sistema dopaminergico centrale, che controlla il rilascio della dopamina, una sostanza chimica in grado di favorire il rilassamento e di trasmettere i segnali fra le cellule nervose deputate al controllo del movimento corporeo. Nelle persone colpite dalla sindrome delle gambe senza riposo, si assisterebbe a un mal funzionamento di questo meccanismo: in pratica nelle ore serali e durante i momenti di riposo la dopamina non funzionerebbe come dovrebbe. Di conseguenza invierebbe segnali di movimento alle gambe, ostacolando così il relax. In alcuni casi, poi, la malattia dipende da una mancanza di vitamine, in altri da una carenza di ferro, in altri ancora da malattie più serie (come insufficienza respiratoria, diabete).
Come si cura
Per combattere la sindrome delle gambe senza riposo è necessario, se possibile, eliminarne le cause. Per esempio, se il disturbo è associato a una carenza di ferro o di vitamine, è importante variare la propria dieta (privilegiando frutta e verdura, ricche di vitamine, e spinaci, lenticchie, formaggio grana e carni rosse, ricche di ferro) e valutare insieme al medico l’opportunità di ricorrere a integratori alimentari. Nei casi più complessi il medico può decidere di ricorrere a una cura farmacologica, con medicinali che migliorano il livello di dopamina. Durante “l’attacco” poi può dare sollievo alzarsi dal letto e muovere le gambe: è di maggiore utilità assecondare l’impulso piuttosto che innervosirsi restando sdraiati.