Argomenti trattati
Ogni anno in Gran Bretagna si contano circa 70.000 decessi derivati da lavori che obbligano a rimanere seduti più di 6 ore al giorno. A rivelarlo è una ricerca della Queen’s University, condotta di concerto con l’Ulster University di Belfast e pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community Health,.
Danni paragonabili al fumo
Il guaio è che questa sedentarietà è imposta principalmente dal lavoro. E quindi è difficile sfuggirvi. Lo studio paragona i problemi derivati dallo stare seduti più di 6 ore al giorno addirittura ai danni provocati dal fumo. Per migliorare la situazione, però, basta alzarsi almeno una volta ogni ora. In alternativa, come alcune aziende già fanno durante le riunioni, si può lavorare in piedi.
Ripensare il lavoro
Leonie Heron, prima firma dello studio, rimarca l’importanza di ripensare la vita in ufficio. Fare attività fisica nel tempo libero non è sufficiente: per come si lavora oggi, troppe persone rischiano di avere gravi ripercussioni sulla propria salute. Il mondo del lavoro non può continuare a far finta di nulla. È necessario un cambiamento concreto, che parta proprio da chi organizza la giornata lavorativa dei propri dipendenti. Ne gioverebbe la produttività, perché stare troppo tempo seduti agisce negativamente anche sulla memoria.
La palestra non basta
Come sottolineato dai ricercatori inglesi, i rischi legati alla sedentarietà non possono fermarsi ai soli problemi di obesità o di aumento del peso. Stare seduti più di sei ore al giorno ha effetti sul metabolismo, sul colesterolo e sugli ormoni, come l’insulina. Inoltre, nonostante resti vivamente consigliata, mezz’ora di attività fisica dopo il lavoro non permette di azzerare i danni alla salute derivati da una giornata lavorativa passata seduti.
A rischio anche i ragazzi
Pe ora lo studio ha riguardato la sola sfera lavorativa. Ma se sommiamo il tempo che trascorriamo seduti quando siamo in casa, la situazione per la salute non può che peggiorare. Oltre a un necessario cambiamento della routine lavorativa, è quindi fondamentale che il primo passo arrivi da noi. Anche perché, le nostre abitudini si riflettono sui nostri figli e, più si sta seduti da piccoli, più si avrà voglia di farlo da grandi. L’invito è quello di spegnere più spesso televisione, computer e smartphone per concedersi una passeggiata.