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Occorre fare molta attenzione alla somministrazione dei farmaci, insieme a quali sostanze all’apparenza innocue li mescoliamo e al modo in cui si ingeriscono. Schiacciare pillole e compresse per favorirne l’assunzione è, infatti, un metodo largamente diffuso per agevolare chi ha problemi di deglutizione, in particolare bambini e anziani. Ma, secondo una recente ricerca scientifica pubblicata in Francia sulla rivista “Revue de Médecine Interne”, questo comportamento potrebbe rivelarsi molto nocivo, perché il più delle volte si riduce in maniera drastica l’efficacia del medicinale con conseguenti danni alla salute.
Il meccanismo di rilascio
Le compresse sono gastroresistenti, ossia studiate apposta per non essere liberate all’interno dello stomaco, ma ciò diventa impossibile se si decide di schiacciare pillole e compresse. Ecco perché nel 42% dei casi schiacciare e sbriciolare il farmaco è controindicato a priori. Eppure si tratta di una prassi molto comune negli ospedali, dove i farmaci vengono schiacciati tutti insieme per fare un’unica somministrazione e, nel 76% dei casi, mescolati ad altri ingredienti (zucchero, per esempio) per migliorarne il sapore.
Efficacia ridotta
Anche I rischi di interazione tra i diversi farmaci sono elevati, per non parlare della minore efficacia dei principi attivi che, attraverso altri ingredienti, possono subire una variazione di pH e di temperatura e causare effetti indesiderati. Se è difficile o impossibile che i bambini riescano a ingoiare pillole e pasticche, si può sempre chiedere al pediatra di prescrivere lo stesso medicinale in versione orosolubile, sotto forma di sciroppo o in gocce, oppure in supposte o iniezioni.
Le difficoltà dei bambini
Nel caso dei bambini, il problema della somministrazione si pone soprattutto per le gocce e le compresse: le prime possono essere amare, mentre le seconde difficilmente riescono a essere inghiottite intere. Le gocce, adatte soprattutto a partire dai Quattro- cinque anni, possono essere diluite in una piccola quantità di succo di frutta. Al posto delle compresse, che difficilmente il bambino è in grado di deglutire, è possibile ricorrere allo sciroppo, una formulazione di più facile assunzione.