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L’ultima moda tra chi corre sono le scarpe “minimaliste”, più simili ai calzini che alle scarpe da ginnastica, che secondo creatori e sostenitori permetterebbero di camminare e correre come se si fosse a piedi nudi. Gli ortopedici non sono di questo parere: secondo i loro studi sia le scarpe rasoterra sia quelle con il tacco alto fanno male ai piedi.
Attenzione ai traumi
La scarpa per “correre come a piedi nudi” in particolare può provocare traumi come dimostrato dall’ultima indagine, presentata al convegno dell’American Academy of Orthopaedic Surgeons, dove si è visto che modificare gli appoggi del piede, passando da una scarpa tradizionale da corsa a una rasoterra espone a un maggior rischio di incidenti. Del resto non siamo abituati a correre scalzi: nel mondo occidentale è difficile poterlo fare e per questo è una forzatura provarci. Soprattutto durante la corsa, un’attività che sollecita molto il piede: in questo caso è bene che la scarpa sia ammortizzata e scelta con attenzione in base al proprio tipo di appoggio.
No per correre
Importante anche cambiarla spesso perché usurandosi perde la capacità di attenuare l’impatto con il terreno. Quindi se camminare scalzi sulla sabbia o su un prato può essere un’ottima fisioterapia passiva, meglio non correre usando scarpe rasoterra che fanno male ai piedi. Al pari di quelle con il tacco alto, del resto: il tacco dodici tanto amato dalle donne favorisce la comparsa dell’alluce valgo e del dito a martello, oltre che provocare traumi alle caviglie. Per questi problemi esiste una predisposizione genetica, ma difficilmente si manifestano nell’uomo, proprio perché le calzature strette portate per anni e anni sono un “fattore scatenante” decisivo.
La misura ideale
Quattro o cinque centimetri di tacco sono ideali invece per le scarpe di tutti i giorni perché, oltre a permettere il corretto appoggio del piede, attivano la circolazione. Oltre all’alluce valgo, le calzature scomode, sia quelle rasoterra sia quelle con il tacco alto, possono far male ai piedi provocando dolore sotto la pianta, calli fastidiosi e perfino tendiniti: tipica è l’infiammazione del tendine d’Achille, che collega il muscolo del polpaccio al tallone, provocata a volte da scarpe troppo piatte o troppo alte, oppure eccessivamente usurate per l’attività fisica svolta.