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Le vampate di calore sono uno dei sintomi più comuni della menopausa. Un recente studio americano rivela ora che le caldane, soprattutto quelle di cui si può soffrire durante le primissime fasi della menopausa, non sono un semplice fastidio, ma possono rivelarsi un fattore di rischio cardiaco.
Una relazione pericolosa
Lo studio, effettuato dalla University of Pittsburgh School of Medicine, ha preso in esame 272 donne non fumatrici. L’obiettivo consisteva nel verificare la relazione tra le vampate di calore e la funzione delle cellule endoteliali, che costituiscono il rivestimento interno dei vasi sanguigni. L’endotelio è una sottile membrana che gioca un ruolo importante nella coagulazione del sangue, nell’infiammazione, nella funzione immunitaria e nella formazione di nuovi vasi sanguigni. Il suo malfunzionamento può portare a problemi delle coronarie, i vasi che nutrono il cuore e di altre arterie. I risultati indicano un effetto negativo delle vampate sulla capacità di dilatazione dei vasi sanguigni, documentato però solo nelle donne più giovani del campione preso in esame. Tale peggioramento si è rivelato indipendente da altri fattori di rischio cardiaco e si è mostrato inesistente nelle donne nelle quali le caldane sono comparse più tardi, ossia nell’età giusta per la menopausa.
Un problema serio
Secondo JoAnn Pinkerton, direttore esecutivo della North American Menopause Society, sembrerebbe quindi che le vampate di calore non siano solo un fastidio, ma siano collegate alla salute cardiovascolare, delle ossa e del cervello. E in particolare sono legate ai cambiamenti cardiovascolari che si verificano durante la transizione verso la menopausa.