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La psoriasi è una malattia cronica della pelle ma interessa anche altri organi, tanto da essere ormai considerata una patologia multi-organo. La terapia cosiddetta “sistemica” – ovvero con somministrazione di farmaci per iniezione, bocca o retto in modo che vengano distribuiti in tutti i distretti dell’organismo – non risulta soddisfacente per un paziente su 5 (il 18%) che soffre della forma moderata o severa. A fare il punto sulla psoriasi e sull’insoddisfazione dei pazienti è uno studio scandinavo dell’Università di Umea e dello Swedish Institute for Health Economics, pubblicato sul Journal of Dermatological Treatment.
Malattia multi-organo
Per giungere a questi risultati gli studiosi hanno esaminato i dati di 2.646 pazienti sottoposti a una terapia sistemica per almeno tre mesi. Come spiega Marcus Schmitt-Egenolf, autore principale dello studio, “la psoriasi è una malattia della pelle cronica, le cui cause non sono ancora del tutto chiare, ma è ormai certo che sia collegata ad altre patologie, tanto che ormai viene considerata multi-organo. La nostra ricerca mostra che le attuali strategie non sono sufficienti per i malati con una forma moderata o severa”.
Non solo farmaci
I ricercatori spiegano che per combattere la psoriasi un approccio terapeutico completo debba prevedere non solo l’assunzione di farmaci, ma anche la pratica di stili di vita corretti. Fumo e sovrappeso, per esempio, peggiorano le lesioni: “È importante – conclude Schmitt-Egenolf – che ai pazienti vengano spiegati gli stili di vita che possono contribuire ad arginare le chiazze o a evitarne un peggioramento. Per esempio, è ormai risaputo che il fumo di sigaretta e i chili di troppo acuiscono questo disturbo”.