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Dal dentista non è raro sottoporsi a interventi ricostruttivi, anche di routine, che però possono nascondere insidie. Protesi dentali, corone, dentiere, ponti di dubbia fabbricazione possono, infatti, essere molto pericolosi. Conoscere i materiali è importante per tutelarsi: alcuni componenti delle protesi dentali possono essere tossici, come per esempio nichel e cadmio.
Come difendersi
L’allarme sulle protesi dentali è stato lanciato dagli odontoiatri italiani presenti al X° Meeting Mediterraneo dall’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica AIOP. Fortunatamente, spiega il Presidente AIOP Paolo Vigolo “in base alla normativa 93/42 CEE, l’odontotecnico è obbligato a rilasciare al dentista la Dichiarazione di conformità per ogni protesi che gli viene commissionata”. Allo stesso modo l’odontoiatra, se richiesto dal paziente, è a sua volta tenuto a mostrare la certificazione. Un paziente informato e attivo migliora anche l’attenzione dei professionisti dei denti verso questa problematica.
Rischio allergie
L’iter consigliato al paziente nel caso in cui sia necessaria la protesi, quindi, è prima di tutto richiederne il certificato e, ancor prima che venga installata, chiedere quali saranno i materiali utilizzati dallo specialista, informandosi su eventuali rischi di allergie. Dopo l’applicazione della protesi è, comunque, importante prestare attenzione a una corretta igiene orale, segnalando eventuali reazioni indesiderate, come bruciori e arrossamenti.
C’è protesi e protesi
“Le protesi dentali non sono tutte uguali – ha sottolineato Giuliano Vitale, dirigente della sezione odontotecnica di AIOP -: anche se realizzate con i medesimi materiali, le percentuali dei diversi componenti possono essere differenti e incidere su costi, qualità e durata del prodotto finale, oltre che sulla sua biocompatibilità, in relazione alle caratteristiche del paziente”.