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Fino a una persona su 10 con problemi intestinali potrebbe soffrire di sensibilità al glutine e non di celiachia, disturbo noto agli addetti ai lavori anche con la sigla “SGNC”: il dato arriva dallo studio italiano Glutox, coordinato dal Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che ha visto coinvolti 15 centri di gastroenterologia ospedalieri italiani per un totale di 140 pazienti di età monitorati per circa 6 mesi.
Quando l’intestino si irrita
Pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients e promossa dall’Associazione italiana gastroenterologi ospedalieri (Aigo), la ricerca ha messo in evidenza che tra i soggetti che con problemi intestinali (gonfiore addominale), stanchezza generalizzata e mal di testa – sintomi comuni a disturbi diversi tra loro, tra cui celiachia, colite e intestino irritabile -, la diagnosi in un caso su cinque può essere quella di “sensibilità al glutine non celiaca”.
Niente più disturbi alla pancia
I ricercatori hanno rilevato che se interrompendo l’assunzione di glutine in soggetti con alterazioni di vario tipo nella funzionalità dell’apparato intestinale, tre pazienti su cinque non soffrono più dei sintomi e dei problemi intestinali. Non solo: la ricerca ha anche messo in evidenza che un paziente su cinque risponde sintomatologicamente alla reintroduzione “nascosta” del glutine. “Il successo di questo studio – spiega Luca Elli, coordinatore della ricerca – è avere identificato in modo chiaro un sottoinsieme di pazienti con diagnosi certa di SGNC tra i pazienti reattivi al glutine. Questo approccio rappresenta un punto di partenza per lo sviluppo di un protocollo diagnostico la SGNC”.
Un risvolto “pratico”
“Infine c’è un riscontro molto pratico – conclude Elli -. Per un numero rilevante di persone si apre la prospettiva di una terapia dietetica di facile introduzione, come l’alimentazione senza glutine, quale soluzione al proprio stato di malessere, con il conseguente abbandono di terapie farmacologiche inadatte e spesso gravate da importanti effetti collaterali”.