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Si tratta di uno degli insegnamenti base che tutti i genitori cercano di dare ai propri figli non appena iniziano a essere minimamente indipendenti. Ma anche una delle buone abitudini che molti tendono a disimparare con il passare degli anni. Se con i bambini si tende a insistere affinché si lavino sempre le mani prima di mangiare e dopo aver giocato, infatti, da adulti spesso si trascura questo gesto, considerandolo poco importante. Invece, non è affatto così. Si tratta, anzi, di una delle armi più potenti nella lotta alla prevenzione. L’ultima conferma arriva da un recente studio condotto da un team di ricercatori britannici, dell’Università di Southampton, pubblicato sulla rivista scientifica Lancet.
Uno studio su oltre 20 mila persone
La ricerca ha riguardato oltre 20 mila persone. Tutte sono state seguite da gennaio 2011 a marzo 2013. Metà ha avuto libero accesso a un sito internet ad hoc, in cui erano presenti informazioni, consigli e suggerimenti, tutti riguardanti lo stesso tema: l’importanza di lavarsi le mani. Metà, invece, non ha ricevuto alcuna “istruzione” in merito. I volontari che hanno potuto consultare il portale sono stati anche invitati a indicare, nel sito stesso, se e come aderivano alla buona pratica promossa dagli autori.
Un’abitudine poco diffusa
Analizzando i risultati, si è visto che l’abitudine di lavarsi le mani è poco diffusa. Infatti, solo nel gruppo delle persone che avevano accesso al portale informativo, il gesto era effettuato per un numero di volte sufficiente al giorno. Nell’altro gruppo, questa manovra, considerata essenziale dagli esperti, era sottovalutata.
Benefici a tutto campo
L’impatto sulle condizioni di salute dei comportamenti adottati dai due gruppi è stato molto rilevante. Si è visto, infatti, che i soggetti che avevano ricevuto informazioni mirate in merito al lavarsi le mani e tendevano a eseguire questo manovra con una certa frequenza erano meno vulnerabili a malanni di vario tipo, in particolare a raffreddori, influenze e infezioni gastrointestinali, rispetto agli individui che non avevano beneficiato dell’accesso al sito. Lo stesso riscontro positivo è stato misurato anche nei famigliari. Probabilmente, la spiegazione è duplice: da un lato, i volontari che hanno potuto accedere al portale hanno influito in maniera positiva sui propri cari, invitando anche loro a lavarsi le mani, dall’altro occorre considerare che lavarsi le mani significa ridurre la trasmissione di virus e batteri all’interno della comunità e, dunque, proteggere non solo se stessi ma anche le persone che si frequentano. Nel complesso, nei tre inverni considerati dallo studio, si è assistito a una riduzione del 10-20% delle prescrizioni di antibiotici e delle visite dal medico.