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Rompere le pastiglie prima di ingerirle? Si può fare, ma solo adottando alcune precauzioni. A molti è venuta la tentazione di polverizzare o spezzettare una compressa troppo grossa o molto amara o magari di aprire una capsula per ingerirne il contenuto. Non è una mossa vietata in senso assoluto, ma bisogna procedere con grande attenzione per non correre rischi. Proprio per tutelare la salute dei pazienti, il ministero della Salute ha emanato una raccomandazione specifica, la Raccomandazione n. 19, sulla corretta gestione delle terapie orali solide.
Quando è possibile
Per il ministero della Salute in determinati casi è possibile procedere con la “manipolazione” delle compresse, ossia con la loro divisione, triturazione, frantumazione o polverizzazione, o con l’apertura delle capsule. In particolare, questo operazioni sono permesse nel caso di bambini, pazienti disfagici, persone anziane, prebisfagici, fragili, politrattati, in nutrizione enterale e nelle persone che devono assumere dosaggi non disponibili in commercio. Tuttavia, quando non è possibile ingerire le pastiglie integre e quando le attività di allestimento non possono essere effettuate dalla farmacia, è bene rispettare alcune regole. In caso contrario, si può andare incontro a problemi come instabilità del farmaco, effetti irritanti a livello locale o errori nella terapia.
Le regole da seguire
Innanzitutto, occorre lavarsi bene le mani e pulire gli attrezzi e le superfici che si utilizzeranno. Si può poi manipolare la singola dose appena prima dell’uso. Se la compressa è divisibile, spezzarla lungo la linea di divisione, dove presente. Se la linea è assente, fare attenzione poiché il taglio potrebbe determinare angoli vivi o facce ruvide. In ogni caso è preferibile servirsi degli appositi utensili piuttosto che di un coltello. Una volta che la pastiglia è stata divisa, controllare che le porzioni siano delle stesse dimensioni. Se non specificato dal produttore, non dividere le compresse in meno di un quarto.