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L’orticaria è una reazione cutanea abbastanza comune anche tra i bambini: questa reazione si riconosce per i tipici pomfi, cioè delle lesioni cutanee superficiali leggermente rilevate, in genere dello stesso colore della pelle ma circondate da un alone rossastro, che si possono manifestare in ogni parte del corpo. Uno dei sintomi più comuni – e anche più fastidiosi – è il prurito: per fortuna ci sono degli utili consigli che si possono mettere in pratica per ridurne il fastidio. In genere l’eruzione cutanea si risolve spontaneamente nel giro di poco tempo; in caso contrario ci sono dei rimedi per curare l’orticaria nei bambini, che però nella maggior parte dei casi richiedono il parere di un medico.
Come si manifesta l’orticaria nei bambini?
Si calcola che circa il 15% dei bambini con meno di 10 anni abbia avuto almeno un episodio di orticaria che appunto si riconosce per la comparsa sulla cute di pomfi in genere leggermente rilevati, dello stesso colore della pelle o leggermente più chiari e circondati da un alone di colore rossastro. I pomfi possono essere localizzati in qualsiasi zona del corpo e hanno forme e dimensioni variabili, anche se hanno solitamente una forma tondeggiante oppure ovale. A queste lesioni si accompagna un prurito più o meno intenso, ma alcuni bambini possono accusare anche una sensazione di formicolio o di bruciore.
Come riconoscerla?
I pomfi dell’orticaria possono sparire anche nel giro di poche ore: proprio per questo motivo spesso si consiglia di scattare qualche foto, in modo da poterle eventualmente mostrare al pediatra. Bisogna poi tenere in considerazione eventuali altri sintomi che si possono manifestare in concomitanza con l’eruzione cutanea, come ad esempio un gonfiore esteso che si può riscontrare su mani, piedi, palpebre, labbra, lingua e genitali esterni, che viene chiamato angioedema, spesso doloroso ma non pruriginoso. In alcuni casi l’orticaria in forma severa si può accompagnare a diarrea, febbre, broncospasmo e shock anafilattico: in questo caso è necessario chiamare urgentemente il pediatra o portare il piccolo al Pronto soccorso.
È contagiosa?
L’orticaria non è contagiosa, ma spesso le sue cause non sono semplici da individuare. In tutte le forme di orticaria, però, possiamo riconoscere un meccanismo comune: le cellule immunitarie (e più precisamente i mastociti) secernono sostanze messaggere pro-infiammatorie (come l’istamina) in risposta ad uno stimolo esterno; queste sostanze danno il via a una infiammazione localizzata della pelle.
Da cosa dipende l’orticaria nei bambini
Non c’è una sola tipologia di orticaria nei bambini. Una prima distinzione si può fare in base alla sua durata:
- per una durata dei sintomi di meno di sei settimane si parla di orticaria acuta;
- se i sintomi persistono per oltre sei settimane si parla di orticaria cronica. Nei bambini è una forma abbastanza rara.
Ci sono poi ulteriori distinzioni che vengono fatte in base alla causa dell’orticaria. Vediamone insieme alcune delle più comuni, tenendo conto che almeno la metà dei casi di orticaria acuta ha un’origine sconosciuta (orticaria idiopatica).
Orticaria fisica
In alcuni casi la pelle reagisce a degli stimoli fisici con la comparsa dei pomfi. Si possono distinguere in particolare:
- dermografismo, indotto da stimoli da contatto, ad esempio con elastici di indumenti stretti o con lo strofinamento o il grattarsi prolungato. Si manifesta con linee arrossate che seguono il percorso dell’oggetto che ha causato la reazione;
- orticaria da freddo, causata da acqua o vento a basse temperature oppure dall’ingestione di alimenti particolarmente freddi come ad esempio i gelati. Le parti esposte al freddo diventano gonfie, arrossate e pruriginose;
- orticaria solare, che compare in seguito all’esposizione ai raggi UV. Se la zona interessata è molto estesa si possono verificare anche mal di testa, nausea, debolezza e vertigini;
- orticaria da compressione, che compare con pomfi su parti del corpo esposte a una pressione prolungata, come ad esempio quella di una cintura, di un elastico dei vestiti o delle cinghie di uno zaino;
- orticaria colinergica provocata dalla sudorazione, dal caldo o dall’ingestione di cibi piccanti;
- orticaria da contatto, che consiste nella reazione della pelle all’esposizione a una determinata sostanza che provoca dermatiti. Può essere di origine allergica o non allergica.
Orticaria para infettiva o post infettiva
Si tratta della forma di orticaria nei bambini più comune: è quella che si manifesta durante o dopo un episodio infettivo. L’origine virale è la più frequente (in questo caso viene definita orticaria virale), ma l’eruzione cutanea può essere causata anche da batteri o da parassiti. Nel caso dell’orticaria virale, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non è il virus a causare direttamente l’eruzione cutanea, ma è l’infezione generata a determinare questa risposta. Si verifica spesso in concomitanza di infezioni delle vie respiratorie e del tratto gastrointestinale.
Orticaria allergica
L’orticaria allergica è molto rara e interessa il 5% circa dei casi. Si può definire così se inizia entro un’ora dall’esposizione al fattore scatenante e scompare nel giro di qualche ora; deve inoltre presentarsi ogni volta che il bambino entra in contatto con l’allergene. Ci sono diverse cause che possono scatenare l’orticaria allergica, tra cui possiamo ricordare:
- ingestione di alimenti come ad esempio frutti di mare, arachidi o latte;
- farmaci;
- punture di insetti;
- allergeni ambientali come povere, muffe e pelo di animali.
Orticaria vasculitica
Si tratta di una forma particolare di orticaria in cui la manifestazione cutanea è causata da un’infiammazione dei vasi sanguigni per cause spesso ignote. I pomfi in questo caso persistono per oltre 24 ore e si associano a malessere e dolori gastrici e articolari.
Angioedema
L’angioedema è una forma di orticaria che riguarda la cute più in profondità. Si manifesta con un gonfiore che può riguardare parti più o meno estese del corpo, come mani, piedi, palpebre, labbra, lingua e genitali. Spesso si associa all’orticaria, ma in alcuni casi può trattarsi di angioedema ereditario, determinato dalla carenza di una specifica proteina del sangue. Gli attacchi possono avere conseguenze gravi, tanto che chi ne soffre dovrebbe indossare un braccialetto identificativo per essere curato tempestivamente in Pronto soccorso.
Come curare l’orticaria?
L’orticaria acuta e l’angioedema nella maggior parte dei casi si risolvono in maniera spontanea e nel giro di poco tempo, soprattutto se si riesce a identificare e a rimuovere la causa. Negli altri casi si possono somministrare farmaci antistaminici per abbassare il livello di istamina nel sangue e tenere sotto controllo il prurito o a farmaci cortisonici nei casi più gravi: in questo caso, però, il fai da te è vietato, bisogna sempre rivolgersi al proprio pediatra.
Orticaria nei bambini: come alleviare il prurito?
Ci sono alcuni consigli per aiutare i bambini a tenere sotto controllo il prurito, ricordando però di non applicare pomate cortisoniche o a base di antistaminici senza aver chiesto il parere del medico. Tra i rimedi più efficaci ci sono:
- cercare di evitare che il bambino si gratti;
- lavare velocemente il bambino con acqua tiepida e sapone neutro;
- far indossare abiti larghi in cotone a contatto con la pelle;
- non esporre il bimbo a fattori che possano peggiorare la situazione come sole, sforzi fisici che fanno sudare, freddo o caldo intenso.
Quando preoccuparsi
Se il fenomeno è isolato e i sintomi sono lievi, l’orticaria non è pericolosa e può essere trattata a casa. Bisogna però chiamare immediatamente il medico o recarsi in Pronto Soccorso se:
- il bambino fa fatica a respirare o a deglutire;
- il prurito comincia subito dopo la somministrazione di un farmaco o una puntura di insetto;
- il bimbo non riesce a dormire per il prurito.