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Uno studio, coordinato del dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino, ha fornito nuovi dati per trattare obesità e diabete, due tra i più grandi problemi della società moderna anche per l’associazione di queste condizioni con patologie come il cancro e le malattie cardiovascolari.
Il grasso buono e quello cattivo
I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista JCI Insight hanno dimostrato che esiste un dialogo tra gli adipociti, le principali cellule del grasso addominale, e le cellule beta del pancreas, deputate alla secrezione dell’insulina e regolatrici essenziali del nostro metabolismo, la cui disfunzione rappresenta la principale causa di obesità e diabete.
Secondo lo studio sembra che le vescicole extracellulari rilasciate dagli adipociti possano influenzare, in modelli sperimentali in vitro, la vitalità e la funzione delle cellule beta pancreatiche. Nel dettaglio, le vescicole che derivano dal grasso “buono” di individui normopeso e con poca infiammazione hanno effetti protettivi, mentre quelle rilasciate dal grasso di individui obesi, con molta infiammazione, influenzano negativamente la funzione e la sopravvivenza delle cellule beta del pancreas.
I messaggeri delle cellule
I nostri organi e tessuti comunicano tra loro inviando messaggi, positivi o negativi a seconda del loro stato fisiologico o patologico. Questi messaggi, a loro volta, provocano risposte nelle cellule riceventi, che reagiscono modificando la loro funzione, attività o sopravvivenza. Tutto questo crea un circuito virtuoso – quando gli organi sono funzionalmente sani – o vizioso, se esistono delle disfunzioni. Molti ricercatori stanno studiando le vescicole extracellulari, contenenti al loro interno materiale genetico, proteine e altre sostanze, in quanto trasportatori dell’informazione tra cellula e cellula. Le vescicole possono essere trasportate attraverso il sangue fino ai distretti più lontani dell’organismo.