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Sono ormai ben noti i danni che un’esposizione sconsiderata al sole può provocare. Si va dalla comparsa immediata di arrossamenti, irritazioni e pericolose scottature fino a problematiche più serie che si presentano a distanza di anni come somma delle alterazioni prodotte dai raggi solari a livello del Dna cellulare. Applicare un solare con protezione 30 rallenta però il melanoma, un tumore della pelle la cui comparsa è strettamente legata a un’overdose di raggi.
Lo studio in laboratorio
Lo ha dimostrato un team di ricercatori del Ohio State University Comprehensive Cancer Center Comprehensive Cancer Center – Arthur G. James Cancer Hospital e Richard J. Solove Research Institute – che per ora ha condotto esperimenti a riguardo solo sui topi. Partendo dal dato reale che negli ultimi 40 anni il tasso di incidenza del melanoma è aumentato costantemente negli Stati Uniti come del resto in tutto il mondo, gli autori dello studio hanno voluto verificare se i solari, di cui si conosce per certo la capacità di evitare scottature, potessero vantare anche un’azione contro questo tumore. Per verificarlo è stato necessario lavorare su topi geneticamente ingegnerizzati: si è potuto stabilire così che l’utilizzo di un solare con protezione 30 rallenta la comparsa del melanoma, anche se non di moltissimo rispetto ai topi che venivano irradiati senza lo scudo di un solare. La grande limitazione dello studio, come hanno spiegato i ricercatori, consiste nel fatto che i topi sono stati esposti solamente a una parte dell’intero spettro Uv presente nella luce solare.
Servono altre ricerche
Attualmente, gli studiosi stanno cercando i finanziamenti per l’acquisto di un simulatore solare che sappia riprodurre le lunghezze d’onda della luce solare così da verificare con più sicurezza il dato. In attesa di ulteriori conferme sul fatto che un solare con protezione 30 rallenta il melanoma il consiglio di dermatologi, medici e pediatri è quello di non stare mai al sole senza una crema che contenga filtri protettivi e di rimetterla ogni due ore in modo da essere certi che la pelle non subisca danni.
Importante in ogni caso
La scelta del fattore di protezione da usare dipende dal proprio fototipo: più si è chiari di pelle, di occhi e di capelli, più la pelle reagisce male all’esposizione e ha bisogno di potenti scudi protettivi. Attenzione anche alle condizioni di esposizione: nei primi giorni, quando la cute non ha ancora prodotto la melanina, difesa naturale contro il sole, in mare aperto, su una spiaggia molto chiara che riflette i raggi e ad alta quota la protezione deve essere sempre massima.