Medicina di genere: a che punto siamo?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 26/05/2021 Aggiornato il 26/05/2021

Uomini e donne sono diversi anche per quanto riguarda la salute. La conferma arriva dalle medicina di genere, che sta diventando sempre più centrale

Medicina di genere: a che punto siamo?

Uomini e donne sono diversi, anche per quanto riguarda la salute. La conferma arriva dalla medicina di genere, che negli ultimi anni si è sviluppata molto, specialmente in Italia. Il nostro, infatti, è l’unico Paese al mondo ad avere una legge specifica dedicata a questa branca medica. Gli ultimi dati in questo ambito sono quelli contenuti nel Libro bianco “Dalla Medicina di genere alla Medicina di precisione”, realizzato dalla Fondazione Onda. 

Le differenze più note

Sono molti i dati che dimostrano le differenze in fatto di salute fra i due generi. Per esempio, nelle donne le malattie cardiovascolari  sono meno frequenti (3,5% contro il 4,9% degli uomini) ma più gravi: nel 48% dei casi rappresentano la loro prima causa di morte contro il 38% degli uomini. Anche in presenza di diabete, a parità di controllo glicemico, il rischio cardiovascolare nella donna è più alto del 44% rispetto  all’uomo. Le donne sono più soggette poi a depressione (da 2 a 3 volte più degli uomini) e a malattie autoimmuni ed endocrine (dalle 2 alle 50 più agli uomini), ma gli uomini depressi sono meno facilmente identificabili e si suicidano in misura maggiore.

Occhio ai campanelli d’allarme

Le difformità riguardano anche i sintomi. Per esempio, nelle donne l’infarto può manifestarsi semplicemente con un po’ di ansia e  dolore posteriore, mentre negli uomini con il classico dolore al braccio e al petto. Perfino la risposta al Covid-19 non è uguale nei due generi: stando a uno studio pubblicato su Science, il rischio di decesso per Covid-19 è 1,7 volte superiore per i maschi.

I fattori di rischio

Anche i fattori di rischio hanno un impatto diverso nei due generi. Ma perché una stessa malattia può avere un impatto diverso nei due generi e la suscettibilità a malattie differenti cambia fra uomini e donne? Sicuramente, un ruolo importante è giocato dai fattori di rischio, quali fumo e diabete: alle donne, per esempio basta fumare un terzo delle sigarette dell’uomo per avere lo stesso rischio cardiovascolare. Non bisogna dimenticare, poi, che anche la biologia, alcuni organi e funzioni (per esempio, il sistema immunitario), l’anatomia e la conformazione fisica cambiano a seconda del genere.
 

Che cos’è la medicina di genere

 A differenza di quanto si pensava fino a qualche anno fa, la medicina di genere non è una specialità a se stante. “È una dimensione trasversale a tutte le specialità della medicina. Se io parlo di chirurgia, di dermatologia, di cardiologia, di ortopedia, in tutte le specialità ci sono delle differenze di genere. Tanto che oggi non vogliamo più parlare di medicina di genere, ma di medicina genere-specifica: perché c’è la chirurgia genere-specifica, la cardiologia genere-specifica, la reumatologia genere-specifica” ha spiegato Giovannella Baggio, specialista in Medicina Interna ed Endocrinologia, in un recente talk dedicato al tema. Alla luce di ciò, secondo gli esperti, è fondamentale iniziare a pensare a cure e screening personalizzati, che tengano conto anche delle differenze di genere.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo gli esperti è fondamentale che tutte le specialità mediche vengano declinate in base alle differenze di genere e che tutto il mondo medico riconosca l’importanza della medicina di genere.

 

Fonti / Bibliografia

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