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Da 6 mila a 8 mila casi all’anno di incontinenza urinaria e circa 5 mila di prolasso genitale. Sono solo alcuni dei dati che fotografano la situazione delle malattie urinarie femminili, che tanta ansia, dolore e preoccupazioni portano alla donna. A Roma, al Policlinico Gemelli, è stato inaugurato di recente il Centro di medicina e chirurgia ricostruttiva pelvica femminile.
Il primo in Italia
La nuova struttura del Polo per la salute della donna e del bambino del Policlinico Gemelli di Roma è la prima in Italia a occuparsi in modo esclusivo delle malattie urinarie femminili e del dolore pelvico cronico in tutte le sue forme. È anche centro di riferimento della Regione Lazio per la diagnosi e il trattamento della cistite interstiziale, un’invalidante patologia di recente riconosciuta come malattia rara. La struttura ospita un ambulatorio di riabilitazione post-parto, due ambulatori di uroginecologia, uno di ginecologia, uno di ecografia, uno di urodinamica, due locali adibiti a ulteriori ambulatori e infine un ambulatorio chirurgico.
Struttura all’avanguardia
Apparecchiature di ultima generazione che utilizzano le più avanzate tecnologie individueranno problemi come il prolasso genitale, l’incontinenza urinaria,e le cistiti acute e croniche che rappresentano la seconda causa di malattie infettive nella donna. Spesso le patologie urinarie non trovano risposte terapeutiche adeguate con devastanti riflessi negativi anche a livello psicologico. Nel Centro saranno trattati anche i disturbi del tratto gastro-intestinale inferiore, come l’incontinenza fecale e la stipsi. Anch’esse rappresentano patologie peculiari femminili che incidono in maniera massiccia sulla qualità della vita delle donne.
Al primo posto l’incontinenza urinaria
L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina. È spesso chiamata “malattia silenziosa” perché le donne che ne soffrono raramente ne parlano al proprio medico. Si tratta di una patologia molto comune, che coinvolge oltre 2 milioni di donne in Italia. Due sono le forme: la più frequente è quella “da sforzo” che può essere trattata con tecniche mininvasive effettuate in day hospital, e quella “da urgenza” che ha un forte impatto negativo sulla qualità di vita e che può essere trattata con sedute di fisioterapia specifica o con nuovi trattamenti mininvasivi come la tossina botulinica o gli impianti di pace-maker sacrali.