Malattie sessualmente trasmesse: la diagnosi corre in Rete

Laura de Laurentiis A cura di Laura de Laurentiis Pubblicato il 19/02/2018 Aggiornato il 09/08/2018

Gli esami per scoprire le malattie sessualmente trasmesse vengono effettuati con meno reticenza se sono proposti dal Web

Malattie sessualmente trasmesse: la diagnosi corre in Rete

Le persone a rischio di malattie sessualmente trasmesse, come la gonorrea, l’infezione da Clamydia, la sifilide, il condiloma acuminato e anche l’Aids, fanno ricorso più volentieri ai test per scoprirlo (o escluderlo) se possono ricorrervi attraverso il web. È quanto evidenziato da uno studio condotto dalla London School of Hygiene e pubblicato sulla rivista medica Plos Medicine.

Il kit online batte il laboratorio d’analisi

La ricerca ha coinvolto 2.000 londinesi divisi in due gruppi. A uno è stata data la possibilità di ordinare il test in Internet, per poi farsi spedire il kit direttamente a casa e, successivamente, inviare per posta il materiale biologico da analizzare. L’altro gruppo è stato, invece, invitato a effettuare il test in modo tradizionale, ovvero rivolgendosi di persona a un laboratorio di analisi. È così emerso che il 50% dei partecipanti del primo gruppo aveva accettato di effettuare il test, contro il 26,6% dei partecipanti del secondo gruppo.

Pochi controlli, tante infezioni

Il gruppo di partecipanti che ha registrato più risultati positivi (cioè in cui è stato rilevato un più alto numero di infezioni da malattie sessualmente trasmesse) è stato quello che ha utilizzato i kit ordinato su Internet, a dimostrazione del fatto che ancora tante persone evitano di sottoporsi ai controlli, nonostante abbiano avuto un comportamento a rischio() e che quindi la diffusione dell’e-test potrebbe rivelarsi molto utile.

Dati sottostimati

Si stima che il numero delle persone colpite da una delle malattie sessualmente trasmesse che ignorano di esserlo, in quanto non effettuano le indagini del caso, sia piuttosto consistente ovunque, anche in Italia. Se si sospetta la possibilità di essere stati contagiati, invece, è bene rivolgersi tempestivamente al medico (dermatologo, ginecologo o urologo) oppure a un ambulatorio specializzato in malattie sessualmente trasmesse,  per limitare i  danni.

5 regole di prevenzione

  1. Non avere rapporti sessuali con partner occasionali della cui condizione di salute non si sa nulla.
  2. Usare il profilattico fin dall’inizio del rapporto sessuale. 
  3. Evitare i rapporti sessuali con chi presenta lesioni, abrasioni, arrossamenti, escrescenze nella zona dei genitali. 
  4. Osservare un’igiene intima corretta, utilizzando detergenti specifici, perché rende le mucose genitali meno vulnerabili in caso di contatto con un agente infettivo.
  5. Attenzione a non danneggiare il preservativo. In caso contrario c’è il rischio che si rompa nel corso del rapporto, esponendo al contagio.

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Una malattia sessualmente trasmesse non curata può comportare gravi conseguenze per l’apparato genitale tra cui anche la sterilità. I rischi si riducono se si intraprende tempestivamente la cura giusta. 

 

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