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Da un’indagine di Eikon Strategic Consulting su un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 40 e i 70 anni è emerso che, nell’immaginario collettivo, la salute del cuore è considerata un problema prettamente maschile.
Scarsa consapevolezza
In particolare, solo 2 donne su 10 sono consapevoli che la loro prima causa di morte è attribuibile a malattie cardiovascolari e infarto. 6 donne su 10 indicano il tumore, mentre il 74% ritiene che le malattie cardiovascolari siano un rischio solo per gli uomini. Lo pensano anche gli uomini: solo il 21% ritiene che malattie cardiovascolari e infarto siano un grave problema anche per le donne. In realtà, con un decesso ogni 10 minuti, le malattie cardiovascolari sono il killer numero 1 delle donne: ipertensione, fumo, diabete impattano maggiormente sul cuore femminile. Eppure quasi l’80% dei casi si potrebbe prevenire.
I rischi per le donne
Ciro Indolfi, presidente della Società italiana di cardiologia (Sic) sostiene l’importanza di diffondere tra le donne la consapevolezza del rischio cardiovascolare e di incoraggiare le più efficaci strategie terapeutiche. In particolare andrebbe resa nota la differenza dei sintomi dell’infarto che nelle donne sono spesso atipici. Il sintomo cruciale, il dolore toracico, è correttamente indicato da oltre il 70% degli intervistati, uomini e donne, ma meno della metà è in grado di riconoscere gli altri sintomi non specifici.
Sintomi diversi tra maschi e femmine
Nell’immaginario collettivo l’infarto si presenta con un forte dolore al petto che porta istintivamente a spingersi la mano con forza, seguito da dolore al braccio e perdita di sensi. Questa situazione, però, rappresenta prevalentemente i sintomi dell’infarto maschile. La sintomatologia femminile si distacca apertamente da quella maschile con eventi fisici spesso fraintendibili, più blandi e, quindi, poco riconoscibili. Il dolore al torace è sicuramente un campanello d’allarme da non trascurare, può presentarsi con sbalzi di pressione, fitte e fastidi, associati alla mancanza di respiro. La problematica però può evidenziarsi anche in modo blando senza dolore o fitte al petto o al braccio. Per esempio attraverso dolori diffusi lungo la schiena, che possono estendersi alla mandibola e alla bocca dello stomaco. Spesso compaiono anche nausea, stanchezza, senso di indigestione e vomito associabili ad altri disturbi. Riconoscere in modo giusto i segnali, però, è decisivo e rappresenta un vero e proprio salva-vita.