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Il dubbio che usare per molto tempo il telefonino possa essere nocivo per la salute è di tutti e la recente sentenza del tribunale di Ivrea lo ha ulteriormente alimentato. L’Inail è stato, infatti, condannato a riconoscere un vitalizio “da malattia professionale” a un dipendente colpito da neurinoma del nervo acustico, ipotizzando che la malattia potesse essere stata causata dall’uso intenso che l’uomo, per via del suo lavoro, faceva del telefonino. In realtà, almeno per il momento non vi è alcuna certezza relativa alla relazione tra impiego del cellulare e sviluppo di un tumore, ma il telefonino non smette di essere sul banco degli accusati.
Troppo telefonino dà (guai) alla testa
Nel corso del Seminario internazionale multidisciplinare sulle cefalee, prestigioso convegno svoltosi di recente a Stresa, è stato presentato uno studio guidato dal professor Aldo Quattrone, neurologo e rettore dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, da cui è emerso che utilizzare il cellulare per più di 30 minuti di seguito può aumentare la pressione endocranica e, come diretta conseguenza, scatenare un attacco di mal di testa.
Rischio alta pressione endocranica
Il cervello è immerso in un liquido, chiamato liquor che esercita sulla materia grigia una pressione, detta “endocranica”. In condizioni ottimali non produce alcun danno, se però aumenta, come può accadere per esempio in seguito a eventi gravi come l’ictus, la compressione cui sottopone il cervello produce una condizione di disagio che dà origine a un forte mal di testa. I ricercatori dell’Università di Catanzaro hanno osservato che basta mezzora di uso del telefonino perché subentri il rischio di un’alterazione della pressione endocranica. Per il momento si è comunque parlato solo di “rischio”, quindi si è ancora nell’ambito delle pure ipotesi.
3 regole d’oro
Sui pericoli cui espone l’impiego del telefonino non vi è ancora nulla di dimostrato in modo chiaro. Tuttavia, in attesa che questo mezzo ormai irrinunciabile venga dichiarato completamente sicuro, è senza dubbio opportuno utilizzarlo attenendosi a 3 regole suggerite dal dottor Giovanni Apolone, direttore scientifico dell’istituto nazionale dei tumori di Milano:
- usare il telefonino solo per chiamate brevi;
- utilizzare l’auricolare, soprattutto se la telefonata si protrae a lungo;
- non dormire con il cellulare acceso posto vicino alla testa.