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I dati ricavati da un’indagine condotta su scala mondiale da Edelman Intelligence per Global Pain Index (GPI) e diffusi da Gsk Consumer Healthcare, parlano chiaro: su 32 paesi e 19.000 persone coinvolte, gli italiani conoscono più di tutti le conseguenze derivate dal dolore al muscolo-scheletrico sulla qualità della vita, a partire dal mal di schiena, ma non solo. Nonostante questa attenzione, ben quattro connazionali su dieci soffrono senza condividere il proprio dolore e disagio.
Dolori alle ossa e ai muscoli
Per apparato muscolo-scheletrico si intende tutta quella serie di muscoli che permette di muoverci, collegando le terminazioni nervose alle ossa. Il muscolo-scheletrico rappresenta una componente fondamentale del nostro organismo e arriva a costituire il 40% del peso di una persona adulta. Viste le premesse, pare chiaro come avere problemi al muscolo-scheletrico, come il mal di schiena, comporti tutta una serie di complicazioni che si riflettono sulla vita di tutti i giorni.
Mal di schiena, ma non solo
Tra i più frequenti disturbi al muscolo-scheletrico trovano spazio il classico mal di schiena (33%), il dolore lombosacrale (27%) e al collo (25%). Come sottolineato dal presidente della Società italiana di medicina generale, Claudio Cricelli, le cause possono essere innumerevoli e avere natura sia fisica sia mentale. Da problemi derivati da una postura scorretta, sedentarietà (o eccessiva attività fisica) e sovrappeso, fino a stress e tensione, il ritmo della vita moderna si ripercuote costantemente sulla salute e molto si scarica sul muscolo-scheletrico. I problemi sono così comuni agli italiani che, almeno una volta nella vita, ne soffriamo un po’ tutti (ben il 97%, anche in giovane età). A patirne settimanalmente sono ben sei persone su dieci.
Ripercussioni in famiglia…
I risultati dello studio GPI dimostrano come il dolore al muscolo-scheletrico influisca negativamente sulla percezione di sé e la sfera sociale, con le donne che si sentono più anziane (59%) e meno attraenti (54%). Per gli uomini le percentuali calano rispettivamente al 48% e al 39%. A risentirne è anche l’essere genitori con il 70% degli italiani che ammette di essere meno paziente con i figli e il 60% di non riuscire a dedicare loro il giusto tempo.
… e al lavoro
I dolori al muscolo-scheletrico non condizionano solo la qualità della vita. Il 30% delle persone che ne soffre fatica concentrarsi sul lavoro, mentre il 20% lo ritiene un ostacolo per la propria carriera. Ma i problemi non si fermano alla sfera personale. A risentirne è, infatti, tutta la società. Un dato su tutti è rappresentato 3,3 giorni di malattia che l’anno scorso gli italiani hanno dovuto prendere dal lavoro per dolori al muscolo-scheletrico. Stiamo parlando di un impatto economico pari a 7,9 miliardi di euro. Per far fronte a tutti questi problemi, Gsk Consumer Healthcare ha avviato la campagna di prevenzione “Fermi mai! Via libera al movimento”, con l’intento di informare e fare maggiore chiarezza sul dolore al muscolo-scheletrico.