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Rappresenta uno dei disturbi più comuni che spinge a chiedere un consulto dal medico. E a farlo sono soprattutto le donne visto che il mal di testa sembra essere una questione tutta al femminile. La conferma arriva da una ricerca del Censis, Vivere con l’emicrania, che ha portato alla luce dati rilevanti su questo problema. Innanzitutto che tra chi soffre di mal di testa l’80% sono donne.
Fin da giovani
I primi segni di questo fastidioso disturbo compaiono attorno ai 21 anni nelle donne contro i 26 degli uomini. Quello che succede, però, è che solo il 55,9% delle donne affette da emicrania si rivolge al medico nell’arco del primo anno dalla comparsa dei sintomi contro il 73,2% degli uomini che intervengono tempestivamente. Addirittura il 23,3% delle donne fa passare bene cinque anni, e anche più, prima di consultare un professionista della salute. I dati sono stati raccolti analizzando circa 700 pazienti con diagnosi di emicrania di età compresa tra i 18 e i 65 anni, reclutati su tutto il territorio nazionale.
Terza malattia più diffusa al mondo
Classificata come la terza malattia più diffusa al mondo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’emicrania è una delle forme di cefalea più comuni che ha come caratteristica quella di presentare un dolore che colpisce in genere la metà della testa e in genere si associa a fastidio verso la luce, i suoni fino nei casi più gravi a nausea e vomito. Secondo i dati a disposizione in Italia ne soffre l’11% della popolazione con una percentuale tre volte superiore nelle donne rispetto agli uomini.
Diagnosi tardive
Sempre sul fronte femminile, le donne sono le più pazienti e temporeggiano anche più di cinque anni prima di arrivare dal medico con il risultato di dover aspettare anche fino a sette anni per veder regredire il mal di testa, cosa che sul fronte maschile avviene invece dopo circa quattro anni. Eppure sono soprattutto le donne a definire il mal di testa come una malattia debilitante che rende scadente lo stato di salute: lo pensa il 34,1% della popolazione femminile contro il 15% di quella maschile. Tutto questo anche perché il 36,4% delle donne soffre di emicrania cronica con più di 14 giornate al mese di dolore contro il 29,9% degli uomini; per altro il 47,9% delle donne soffre contemporaneamente di altre patologie, cosa che accade a solo un terzo degli uomini con il mal di testa. Le donne lamentano poi gli attacchi più lunghi di emicrania che nel 39,2% dei casi superano le 48 ore contro l’11,8% degli uomini. L’impatto sulla vita quotidiana è molto forte: il 50,3% lamenta stanchezza ed energie ridotte e il 39,7% conferma di aver avuto problemi sul lavoro contro il 26,8% degli uomini.
Fonti / Bibliografia
- Vivere con l'emicrania | CENSIS12 Dicembre 2019 Dalla sottovalutazione al condizionamento esistenziale Il Censis ha realizzato un’indagine sulla condizione delle persone che soffrono di emicrania e cefalea a grappolo, con particolare riferimento all’impatto che la malattia esercita sulla loro condizione esistenziale. Al centro di questo studio si colloca il punto di vista del paziente, ed il racconto che
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