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Il mal di schiena, malattia molto diffusa ma spesso trascurata, non è necessariamente legata alla vita sedentaria, come il trascorrere molte ore sedute a una scrivania. Il mito del binomio mal di schiena-vita sedentaria è stato sfatato da un gruppo di ricercatori della Deakin University di Melbourne, secondo cui non ci sarebbe alcun legame tra la posizione seduta e il dolore alla schiena. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Biomechanics.
Analizzati 41 studi
Sono stati analizzati i dati provenienti da 41 studi condotti nel corso di trent’anni (dal 1990 al 2018), che hanno interessato circa un milione di individui. L’autore dello studio Daniel Belavy ha concluso che “sebbene si possa accusare una rigidità muscolare quando si sta seduti per un lungo periodo tempo, in realtà la posizione seduta di per sé non danneggia direttamente le strutture spinali”.
Sforzo fisico e dolore
I ricercatori di Melbourne hanno riscontrato, al contrario, che i lavori pesanti che comportano uno sforzo intenso possono essere associati al mal di schiena. Ma “un conto è trovare un’associazione e un altro è dimostrarne la causalità”, precisa l’autore. “Gli studi sulla causalità sono pochi e rari perché sono più difficili da condurre. Quindi, è importante continuare a lavorare per comprendere meglio i meccanismi alla base della lombalgia”.
Sì all’attività fisica ma con moderazione
Il mancato riscontro di un’associazione tra sedentarietà e mal di schiena non significa che stare lunghi periodi di tempo in posizione seduta sia salutare. “Da altri studi sappiamo che l’attività fisica regolare è importante per ridurre il rischio di dolori alla schiena”, dichiara ancora Belavy. “E sappiamo che ridurre il tempo seduti diminuisce i rischi di altre condizioni croniche. Perciò, coloro che lavorano in ufficio dovrebbero comunque avere un occhio di riguardo quando stanno seduti davanti alla scrivania per lunghi periodi di tempo”. Attenzione, però. Anche gli esercizi eseguiti male possono peggiorare il mal di schiena.