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Ben 7 lavoratori su 10 soffrono di lombalgia o altre patologie legate allo smart working. Esistono però alcuni semplici rimedi per contrastare queste patologie. Dal fare brevi pause ogni mezz’ora di lavoro al compiere esercizi di mobilità muscolare, gli esperti suggeriscono dieci accorgimenti per uscire indenni dalle lunghe giornate passate a lavorare in postazioni improvvisate e poco ergonomiche.
Postazioni poco ergonomiche
Obbligate in casa dall’emergenza coronavirus, milioni di persone si sono trovate costrette a improvvisare pseudo-uffici e poco funzionali postazioni di lavoro improvvisate tra le mura domestiche. Una condizione che mal si coniuga alle ottimali norme di ergonomia che ogni ufficio dovrebbe rispettare, e che rischia di causare disturbi anche gravi. Dieci semplici accorgimenti aiutano però a prevenire l’insorgere e l’acutizzarsi delle patologie da smart working, dalla lombalgia ai problemi della vista.
Problemi per 7 lavoratori su 10
Il recente regime di smart working a cui milioni di persone sono costrette ad adattarsi porta con sé l’accentuarsi di patologie posturali. Stando a una recente indagine dell’Organizzazione mondiale della Sanità pubblicata, ben il 72% dei lavoratori ha ammesso disturbi posturali come la lombalgia. Una condizione che il regime di quarantena non ha fatto che accentuare. Stesso discorso per il cosiddetto tech neck, che crea disturbi a chi tiene per troppo tempo il capo chinato su pc e smartphone.
La prevenzione parte dal cibo
Per prevenire le patologie da smart working, che a lungo andare rischiano di assumere le sembianze di una vera e propria emergenza dentro l’emergenza, gli esperti suggeriscono dieci semplici rimedi. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, la prevenzione inizia a tavola, attraverso un’alimentazione sana ed equilibrata si combattono infatti gli effetti della sedentarietà. Prediligere fibre, frutta e verdura aiuta infatti ad allontanare il rischio di sovrappeso e permette di lavorare meglio.
Una postazione comoda
Sposandosi dalla tavola alla scrivania, il primo consiglio degli esperti è quello di munirsi di sedie ergonomiche che sostengano in modo adeguato la zona lombare. Occorre poi una postazione di lavoro adeguata con schermo all’altezza degli occhi e una seduta che permetta di tenere le braccia appoggiate sulla scrivania, favorendo il giusto distanziamento tra i polsi. Evitiamo dunque di lavorare sulla poltrona o sul letto. Fondamentale inoltre tenere sempre a portata di mano una bottiglietta d’acqua, per idratarsi al meglio, regolare la temperatura corporea e favorire la digestione e l’eliminazione delle tossine in eccesso. Ricordiamo, poi, di prenderci una pausa (anche breve) ogni trenta minuti di lavoro e di svolgere esercizi di allungamento e mobilità muscolare.
La giusta routine
Impostata al meglio la scrivania, anche avere una corretta routine quotidiana ci aiuta a contrastare i disturbi derivati dallo smart working. Cerchiamo dunque di regolarizzare il più possibile ritmi e orari per trovare il corretto equilibrio. Un aiuto arriva inoltre da un sonno sano. Assumere la corretta postura a letto permette di riposare meglio e innalza i livelli di concentrazione e produttività. Gli esperti consigliano di dormire in posizione supina con un cuscino sotto le gambe, oppure sul fianco tenendo un cuscino tra le gambe. Un valido aiuto arriva infine dalla laserterapia che, grazie al processo di fotobiomodulazione, permette di risolvere in breve tempo la lombalgia e altre problematiche posturali.
Il parere dell’esperto
La conferma arriva anche dalla dottoressa Angela Amodio, fisioterapista specializzata in neuroriabilitazione, che sottolinea come lo smart working provochi sovente un intorpidimento muscolare accentuando patologie come la lombalgia e la cervicalgia e portando anche a nausea e vertigini. Allo stesso tempo, possono insorgere anche disturbi delle vista. Per questo è fondamentale concedersi della pause regolari, fare esercizi di rilassamento e tenere il monitor del computer all’altezza degli occhi, per evitare disturbi come la secchezza oculare, l’affaticamento della vista e il bruciore degli occhi. Infine, suggerisce l’esperta, è possibile ricorrere alla Theal Therapy che, grazie alle lunghezze d’onda, agisce in modo mirato sull’infiammazione e riduce il dolore.
DA SAPERE!
Ecco i dieci semplici esercizi di mobilità posturale per contrastare i disturbi da smart working.
Fonti / Bibliografia
- Mal di schienaIl mal di schiena si può manifestare con dolori muscolari, un dolore acuto o lancinante che si può estendere anche alle gambe, una riduzione della flessibilità della schiena.