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Lo sport può influire sul nostro orologio biologico, il cosiddetto ritmo circadiano scandito dalle ore di luce e di buio. È quanto emerge da uno studio pubblicato dalla rivista medica The Journal of Physiology che ha coinvolto le università delle California, di San Diego e dell’Arizona.
L’influenza dello sport
I ricercatori americani hanno rivelato come le lancette del nostro orologio biologico subiscano uno spostamento in avanti o indietro a seconda che si faccia sport di sera o di mattina. Una condizione che, se sfruttata a dovere, può aiutare a contrastare le alterazioni del ritmo circadiano tipiche di chi viaggia molto, e quindi subisce gli effetti del jet lag, o di chi lavora su turni.
Come oscilla la melatonina
Gli studiosi hanno monitorato per cinque giorni e mezzo l’orologio biologico di 101 persone, cui è stato chiesto di correre sul tapis roulant per un’ora al giorno a un preciso orario della giornata. Analizzando il livello di melatonina (l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia) presente nelle urine è stato possibile stabilire l’evoluzione del ritmo circadiano del campione nei cinque giorni e confrontarlo con i dati raccolti a inizio indagine.
A ogni ora un risultato diverso
I risultati hanno evidenziato come fare attività fisica alle 7 del mattino o tre le 13 e le 16 anticipi di un’ora il ciclo sonno-veglia, mentre chi si esercita tra le 19 e le 22 vedrà il proprio ciclo posticipato di un’ora. Lo sport svolto tra l’1 e le 4 di notte e alle 10 del mattino, invece, non ha alcuna influenza sul nostro orologio biologico, indipendentemente dal sesso o dall’età di chi pratica sport.
Contro il Jet lag
Come sottolineato da Shawn Youngstedt, prima firma dello studio, la ricerca ha confermato la tesi già ampiamente condivisa che lo sport agisce sul nostro orologio biologico. I risultati dalle ricerca hanno inoltre evidenziato in modo chiaro quanto l’esercizio fisico ritardi (o anticipi) il ritmo circadiano. Una scoperta che potrebbe aiutare a contrastare gli effetti del jet leg e facilitare chi lavora per turni ad avere un orologio biologico più regolare.