La nuova gonorrea è antibiotico-resistente: attenzione al sesso orale

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/09/2017 Aggiornato il 06/09/2017

Servono farmaci più potenti per combattere la nuova gonorrea. Quelli tradizionali contro l’infezione sono armi spuntate

La nuova gonorrea è antibiotico-resistente: attenzione al sesso orale

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la nuova gonorrea sta diventando sempre più resistente agli antibiotici e quindi difficile da curare, quasi come negli anni Venti, quando non esistevano ancora farmaci adatti per arrestarne la diffusione.

Attenzione al sesso orale

Ogni anno circa 78 milioni di persone contraggono la gonorrea. La malattia è tornata a diffondersi a causa dello scarso uso dei preservativi, la maggiore facilità con cui si viaggia e ci si sposta nel mondo, diagnosi meno precoci della malattia e della difficoltà di trattamento antibiotico. Il sesso orale inoltre, è un autentico moltiplicatore del batterio Neisseria ginorrhoeae, e rappresenta un pericolo in più. Quando si adoperano gli antibiotici per curare un comunissimo mal di gola provocato da altri batteri, se questi coesistono con ceppi di Neisseria, il trattamento produce una pressione selettiva che facilita la diffusione di una resistenza generalizzata a tutti i microrganismi infettivi presenti.

Un’infezione molto pericolosa 

La gonorrea è una malattia che si trasmette sessualmente ed è causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. La sua trasmissione può avvenire per contatto diretto con chi è già infetto o tramite le sue secrezioni. I suoi effetti più comuni sono infiammazioni e perdite vaginali nelle donne,  infiammazioni pelviche e difficoltà nell’urinare negli uomini.  In molti casi però è asintomatica e questo rende più difficile la sua diagnosi. Viene trattata con antibiotici per distruggere le colonie dei batteri che causano le infezioni. Le complicazioni, che riguardano soprattutto le donne, possono portare all’infertilità e fanno aumentare il rischio di contrarre l’Hiv. Il pericolo maggiore esiste però quando la gonorrea viene contratta in gravidanza, diventando causa potenziale di parto prematuro.

In crescita in tutto il mondo

Ancora prima dell’annuncio dell’Oms, le principali autorità sanitarie di molti paesi, tra i quali Stati Uniti e Canada, avevano segnalato l’emergere di batteri che causano la gonorrea resistenti ai tradizionali antibiotici. Molti paesi segnalano una resistenza nel 97 per cento dei casi alla ciprofloxacina, l’antibiotico più economico e diffuso contro la malattia. I casi di nuova gonorrea sono in aumento anche in Europa, dove il trend di crescita si è avuto a partire dal 2014, con un +25% rispetto al 2013. I dati dell’OMS sono stati raccolti e analizzati in 77 Paesi, dal 2009 al 2014, nei quali la gonorrea è tornata a essere un grave problema.

 

 

 
 
 

In breve

ALLO STUDIO UN NUOVO FARMACO

È allo studio un nuovo antibiotico per curare la gonorrea, ma secondo gli esperti, ai nuovi trattamenti si dovrebbero affiancare sistemi più rapidi e affidabili per diagnosticare precocemente la malattia.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti