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Tra i molteplici privilegi che ci dona la dieta mediterranea, ce ne sarebbe anche uno tutto “rosa”: le donne che si nutrono con questa dieta avrebbero, infatti, il 50% di rischio in meno di ammalarsi di tumore dell’endometrio, la mucosa che riveste la superficie interna dell’utero. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori dell’Irccs – Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano che, in collaborazione con l’università degli Studi cittadina, il Centro di riferimento oncologico-Cro di Aviano (Pordenone), l’Istituto nazionale tumori di Napoli e l’università di Losanna in Svizzera, ha valutato la relazione che esiste tra dieta mediterranea e rischio di tumore all’endometrio.
Analizzate di più di 5.000 donne italiane
Lo studio, finanziato dalla Fondazione Italiana Per la Ricerca sul Cancro (Firc) e pubblicato sul British Journal of Cancer, si basava su un campione di oltre 5.000 donne italiane. Il punteggio di aderenza alla dieta mediterranea è stato calcolato considerando componenti dietetiche tipiche di questa alimentazione:
· Verdura
· Frutta
· Legumi
· Cereali
· Patate
· Pesce
· Grassi polinsaturi
Ma anche di alimenti meno tipici in questa dieta come:
· Carne
· Latte
· Latticini
· Alcol
Più l’aderenza alla dieta mediterranea era alta (7 o più componenti analizzate) più si riduceva il rischio di tumore all’endometrio. All’aumentare dell’aderenza alla dieta mediterranea aumentava la protezione sul tumore dell’endometrio. La spiegazione di questo fattore protettivo verso i tumori sarebbe l’alta presenza di antiossidanti, fibre e grassi polinsaturi nella dieta mediterranea.
Effetto protettivo anche su altri tumori
Questo studio ha permesso di mostrare come la dieta mediterranea avrebbe effetti antitumorali anche verso i tumori del cavo orale, stomaco, fegato e pancreas, oltre che di diminuire il rischio di infarto del miocardio. Anche se il tumore dell’endometrio è legato ad alti livelli di estrogeni e le principali misure di prevenzione sono proprio evitare il sovrappeso e l’obesità, così come afferma Silvio Garattini, direttore dell’Irccs, questo studio rivela che: “anche una dieta ricca di frutta e verdura, pesce, cereali e grassi polinsaturi, povera di carne e latticini, e un consumo moderato di alcol può contribuire a ridurre il rischio di questo tumore, che fa registrare oltre 8.000 casi all’anno”.