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Il 2020 non sarà ricordato solo come l’anno della terribile pandemia, ma anche come quello in cui, proprio a seguito delle restrizioni operate per via del Covid, gli interventi al seno post tumore, così come molti altri, oltre ad essersi ridotti sono stati affrontati, quando necessari, con maggiori dubbi, preoccupazioni e ansie. In particolare le donne che hanno subito interventi al seno sono state colte da ansie spesso legate a una scarsa o una mancata informazione.
Paura rischio contagio negli ospedali
Molte donne hanno confessato le loro preoccupazioni alle specialiste delle Breast Unit della penisola aderenti al progetto Donna x Donna, iniziativa di sensibilizzazione sulla ricostruzione mammaria dopo il tumore coordinata dall’associazione Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus. Il comitato promotore ha raccolto i quesiti più frequenti delle loro pazienti nell’ultimo anno che è stato particolarmente difficile, svelando molte paure legate al Covid, timori che spesso allontano dalle cure peggiorando le condizioni di salute.
Meno in tutta Italia
Il comitato ha inoltre condotto un’indagine statistica sul numero degli interventi al seno effettuati nel 2020 nelle tredici breast unit tra le più importanti del nord, centro e sud Italia, dove opera l’associazione. I dati hanno fatto emergere un quadro preoccupante: le operazioni di ricostruzione mammaria sono purtroppo calate del 5%, con picchi che in alcune breast unit raggiungono il 19%. Per contro bisogna considerare che alcune tipologie di interventi al seno eseguite in immediata con uso di protesi in sede prepettorale, sono aumentate del 15,2% perché si sono rivelate gold standard.
Ecco i dubbi più comuni
Molti sono i dubbi raccolti dal progetto Donna x Donna. Ecco un elenco delle paure più comuni: “Sono una paziente oncologica, ho subito già molte terapie. Ho paura a fare il vaccino e ho ancora tanti dubbi”; “Ho le protesi mammarie. Il vaccino potrebbe scatenare reazioni allergiche o infiammazioni al seno?”; “Devo fare anche la terza dose di vaccino? E quello antinfluenzale?”; “Dopo la mastectomia ho fatto il vaccino ed ho sviluppato un ingrossamento dei linfonodi. Cosa significa?”. Ci sono poi molti timori che hanno contribuito a rimandare la scelta di ricostruire il proprio seno come “Oltre il tumore e gli interventi operatori programmati, ci mancava il Covid. Sono molto in ansia e dormo poco come supero questo momento?”; “Il Covid mi fa riflettere…tornare in ospedale solo per un mio capriccio di bellezza, cioè riavere il mio seno, mi pare inopportuno”; “Ho già subito una mastectomia, non vorrei tornare ora in ospedale. Posso aspettare ancora per la ricostruzione del seno”; “Se torno in ospedale quanto rischio che la mia vicina di letto possa contagiarmi?”; “Le liste di attesa si sono allungate. Cosa è cambiato per voi medici nelle procedure operatorie?”.
Fonti / Bibliografia
- Progetto DxD 2021 - BeautifulABC ItalyProgetto Donna x Donna 2021 A circa 1 donna su 8 viene diagnosticato il tumore mammario e l’arrivo della pandemia ha provocato un incremento ulteriore di diagnosi e del numero dei tumori in fase avanzata perché durante questo periodo molte donne hanno rimandato i controlli, anche a fronte dei passati lockdown e dell’incremento delle liste […]
- Homepage - BeautifulABC ItalyLa ricostruzione mammaria e la radioterapia La radioterapia, le cui radiazioni distruggono le cellule tumorali abbassando il rischio che il tumore mammario si riformi e la mortalità cancro-correlata, è anche una terapia che, per quanto necessaria, può incidere sul risultato estetico della ricostruzione e aggiunge preoccupazioni alle pazienti.Il gruppo di senologhe, chirurghe plastiche e psico-oncologhe […]