Inquinamento: colpisce più il cuore dei polmoni

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 29/10/2019 Aggiornato il 29/10/2019

Malattie cardiovascolari e ictus tra le patologie più frequentemente innescate dall'inquinamento, più del doppio delle malattie respiratorie

Inquinamento: colpisce più il cuore dei polmoni

84.000 morti ogni anno: a tanto ammonta, secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, il numero di morti in Italia ogni anno a causa dell’inquinamento. Lo smog fa sempre più paura: dall’ictus alle trombosi venose, alle aritmie cardiache, fino ad arrivare a polmoniti e tumori polmonari, sono tante le patologie che vengono innescate dalle polveri che si respirano.

Malattie cardiovascolari e ictus

Secondo un articolo pubblicato sull’European Heart Journal da un gruppo di ricercatori dell’Università di Magonza (Germania), nel 2015 sono 790mila le persone che hanno perso la vita in Europa a causa dell’inquinamento, per aver respirato aria malsana per anni. Al primo posto tra le cause di morte ci sono le malattie cardiovascolari e gli ictus, pari a una quota compresa tra il 40 e l’80% del totale, più del doppio di quella rilevata per le malattie respiratorie. A seguire, le trombosi venose, le aritmie cardiache, le polmoniti, i tumori del polmone e la brocopneumopatia cronico ostruttiva (Bpco).

Il particolato fine

La responsabilità maggiore è da attribuire, spiegano gli studiosi, al particolato fine, il cosiddetto PM2,5, formato da particelle così piccole da essere in grado di arrivare, una volta inspirate, fino agli alveoli polmonari. Oltre ai composti che hanno origine dal traffico dei veicoli e dai processi di combustione, in questa categoria rientrano anche molecole di origine naturale dovute agli incendi, alla dispersioni dei pollini e all’erosione del suolo.

Peggio del fumo di sigaretta

Lo studio azzarda l’ipotesi di come l’inquinamento atmosferico possa provocare più decessi rispetto al fumo di sigaretta. Un aspetto da non sottovalutare, spiega Thomas Munzel, direttore del dipartimento di cardiologia dell’Università di Magonza e coordinatore della ricerca, “perché mentre contro il fumo di sigaretta ognuno di noi può fare qualcosa, chi vive in un luogo inquinato non può certamente evitare di respirare”.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Andare al lavoro a piedi, in bicicletta o con un mezzo pubblico o – in alternativa – condividere un’automobile con più colleghi è un modo per fare qualcosa, nel proprio piccolo, per migliorare l’aria che respiriamo.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: in base a questa il feto è piccolo

03/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Se le misure del bambino sono adeguate alla settimana di gravidanza conteggiata con il calendario ostetrico, che considera le 40 settimane a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione, non c'è motivo di ridatare la gravidanza con l'ecografia: se succede va chiesta la ragione al ginecologo...  »

Chorionite: c’è un modo per prevenirla?

03/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'infezione delle membrane fetali si previene anche seguendo uno stile di vita il più possibile sano, di cui fa parte un atteggiamento mentale ottimista e positivo.   »

Bronchiti asmatiformi ricorrenti in una bimba di tre anni

24/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Le bronchiti asmatiformi sono frequenti in età prescolare: interessano circa un bambino su 4 almeno una volta, ma con la crescita tendono a risolversi del tutto.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Fai la tua domanda agli specialisti