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Occorre tanta attenzione alla scelta dell’inchiostro dei tatuaggi per non correre rischi di salute. Negli ultimi mesi, infatti, i carabinieri del Nas hanno controllato a livello nazionale varie tipologie di inchiostri dei tatuaggi e tinture, ispezionando l’intera filiera distributiva, con l’intento di verificarne composizione, qualità e sicurezza.
117 aziende controllate
Sotto la lente di ingrandimento dei Nas sono finite 117 aziende del settore, come centri di tatuaggio, importatori, produttori e distributori nazionali di pigmenti; sono stati prelevati 100 campioni di inchiostri dei tatuaggio e inviati ai laboratori per la ricerca di sostanze chimiche, come ammine aromatiche e idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
A rischio 22 inchiostri
Le analisi sui campioni, svolte dal laboratorio accreditato dell’ARPA Piemonte1 hanno rilevato la non conformità di 22 campioni per la presenza sopra i limiti di legge di alcune sostanze, considerate potenzialmente tossiche o cancerogene. A seguito dei risultati, il ministero della Salute ha disposto provvedimenti urgenti, rivolti a tutti i soggetti appartenenti alla filiera (importatori, distributori ed utilizzatori), relativi al divieto di vendita e di utilizzo, di ritiro/richiamo dalla rete commerciale nonché all’obbligo di informare i soggetti che si sono sottoposti a tatuaggio circa la pericolosità dei prodotti, mediante sistemi di rintraccio dei clienti o altri metodi ritenuti efficaci.
Altri pericoli riscontrati
Durante i controlli, sono state contestate 31 infrazioni nei confronti dei responsabili di esercizi commerciali e di centri di tatuaggio dovute a mancanze autorizzative dei locali o degli attestati di formazione degli operatori, carenze igieniche e strutturali delle aree adibite all’applicazione del tatuaggio, utilizzo di prodotti privi di etichettatura o contenenti sostanze ed inchiostri non idonei e privi delle necessarie garanzie di sicurezza, sequestrando 248 confezioni di tinture e pigmenti.